Alunni disabili: no a classi ’speciali’: "Casi in aumento del 200 per cento. Ma non li separeremo dagli altri"

La vicesindaca Bellini rivendica l’impegno di Rimini nei percorsi di inclusione e sostegno dei bambini

Alunni disabili: no a classi ’speciali’: "Casi in aumento del 200 per cento. Ma non li separeremo dagli altri"

Alunni disabili: no a classi ’speciali’: "Casi in aumento del 200 per cento. Ma non li separeremo dagli altri"

Negli ultimi 20 anni le certificazioni Dsa e Bes nei bambini, con la conseguente necessità di un supporto scolastico, sono aumentate nel solo comune di Rimini del 192%. L’aumento maggiore lo si è avuto nelle scuole dell’infanzia con un +232%. Sopra il 200% anche le primarie mentre al momento il fenomeno si riduce nelle medie (95%) in attesa che i più piccoli crescano, per alzarsi nuovamente alle superiori (201%). Questo si traduce anche in costi sensibilmente maggiori per il Comune nel fornire educatori, e di risorse umane chiamate ad affiancarsi nel percorso di crescita dei bambini e ragazzi. Ma per la vicesindaca Chiara Bellini non si torna indietro, e le opinioni che stanno emergendo anche nel mondo scolastico sulle ‘classi speciali’ destinate ai disabili, concetto rilanciato da Ernesto Galli Della Loggia (sul Corriere della sera), vengono scartate con forza dalla vicesindaca.

Sempre su questo tema, la vicesindaca in consiglio comunale ha risposto al consigliere Andrea Pari della Lega, che chiedeva più spazi per le attività di educatori e bambini certificati nella scuola Lagomaggio. "Noi non separiamo le bambine i bambini con disabilità dagli altri. Il nostro progetto educativo va nella direzione diametralmente opposta, con l’educatore di plesso che segue insieme tutte le bimbe e tutti i bimbi all’interno della classe. Il modello dell’educatore uno ad uno, che segue esclusivamente il bambino accompagnandolo in una stanza separata da tutte le altre e tutti gli altri è, non solo per noi, ma per tutta la letteratura pedagogica contemporanea, frutto di una visione antica e ampiamente superata. Siamo contrari alla separazione in stanze diverse, e l’educatore di plesso lavora con tutta la classe, nessuno escluso".

a.ol.