Anzovino, note riminesi per il nuovo disco

Il musicista presenterà ‘Don’t Forget to Fly’ al Fulgor: "Bellissimo essere nella casa di chi dei suoi sogni ha fatto un’arte"

Anzovino, note riminesi per il nuovo disco

Anzovino, note riminesi per il nuovo disco

Doppio appuntamento oggi pomeriggio a Rimini per Remo Anzovino, uno dei massimi esponenti della musica strumentale italiana. Il noto compositore e musicista sarà il secondo artista a esibirsi in piazza Cavour per ‘Sfanghiamola’, concerto di raccolta fondi pro alluvionati della nostra regione in programma dalle 17 alle 21. Alle 18 sarà poi al cinema Fulgor (ingresso gratuito) per la presentazione del suo nuovo disco ‘Don’t Forget to Fly’. Per l’occasione Anzovino, celebrato con il Nastro D’Argento 2019 Musica dell’Arte per le sue colonne sonore, eseguirà alcuni nuovi brani in uno speciale live set al pianoforte.

Rimini la richiama?

"Dovevo venire a presentare il nuovo disco, ma sapendo che si stava organizzando questo concerto benefico e con tanti amici, ai quali si sono aggiunti anche loro dello Stato Sociale, nel mio piccolo ho pensato di portare un contributo. E poi per me Rimini e la Romagna sono la mia seconda casa, tutti noi amiamo questa terra e le sue straordinarie persone".

Poi tappa al Fulgor.

"Si, per presentare ‘Don’t Forget to Fly’, disco che si basa sull’immagine di un sogno. Mi hanno proposto il Fulgor, che per me è il massimo in quanto entro nella casa di un signore che dei suoi sogni ha fatto un’arte. Presento quest’album con Giampiero Piscaglia, direttore artistico musicale del Teatro Galli e al violoncellista Anselmo Pelliccioni, che ha registrato tutte le mie più importanti colonne sonore".

Cosa propone il nuovo album?

"È una suite in dodici movimenti per piano solo, dove dal primo secondo al quarantaduesimo minuto tutto quello che si ascolta, lo si sta sognando".

Un viaggio onirico?

"Il silenzio iniziale sei tu che già stai dormendo, poi col primo suono vivi la prima immagine, la prima scena in cui ti trovi davanti all’infinito e avverti un fortissimo desiderio di volare. Senza precipitare descrivi questo mondo che non conosci, il pianeta dell’aria, dove ci sono oggetti sconosciuti, i fiori del cielo, una foresta di alberi celesti e uccelli che diventano compagnia di ballo che danza solo per te, mentre tu ti trasformi in un equilibrista e ti addormenti tra due nuvole. Un’interpretazione della realtà. Ho voluto ambientare il disco nel mondo postpandemia col cielo pieno di nuvole e un’ansia generalizzata per quanto accade, per cui serve reimparare a volare e con i sogni, ma nel disco non c’è goccia di malinconia, volevo solo orodurre un piacere per l’udito!".

Nives Concolino