Azione Rimini Si dimette tutto il direttivo

Continua l’emorragia di Azione in Emilia-Romagna. E questa volta tocca ai vertici del partito di Rimini dare l’addio a Carlo Calenda, con una lettera aperta indirizzata al loro ormai ex leader firmata dal segretario provinciale Roberto Biondi, dal responsabile organizzativo Luciano de Benedictis e in massa dai componenti del direttivo provinciale di Azione a Rimini. La decisione è stata di scrivere direttamente a Calenda "senza passare attraverso gli attuali vertici regionali nei cui confronti, a maggior ragione dopo il commissariamento, nutriamo gravi perplessità". Gli esponenti riminesi del partito rivendicano di aver "tirato la carretta" dal 2019 a oggi, "a testa bassa e senza risparmiarci, perché credevamo fermamente nel progetto". Un impegno profuso anche "per quelli che sono oggi ai vertici regionali e che, anche grazie a noi, oggi hanno un posto in Parlamento. Continuiamo a credere nella bontà del progetto originario di Azione, nella necessità di un partito liberale e riformista. Progetto che non riteniamo sia però oggi più perseguibile con le modalità con cui viene gestito il partito". Secondo i vertici riminesi: "Le modalità con cui alcuni parlamentari hanno interferito nelle recenti dinamiche regionali, senza il minimo rispetto, sono inaccettabili".