"Bagni accorpati, tetto minimo troppo basso: si poteva osare di più"

Il capogruppo di Alleanza Civica a Cattolica, Riccardo Franca, chiede chiarezza sul nuovo Piano Spiaggia, rinviato per rispondere alle osservazioni del Comitato Urbanistico. Si evidenziano criticità sulle dimensioni delle spiagge libere e sulla mancanza di stringenti linee guida per i nuovi bandi.

"Bagni accorpati, tetto minimo troppo basso: si poteva osare di più"

"Bagni accorpati, tetto minimo troppo basso: si poteva osare di più"

"Sul piano spiaggia serve chiarezza – dice Riccardo Franca, capogruppo Alleanza Civica a Cattolica – dopo l’articolo di venerdì 29 marzo scorso uscito sulla stampa locale ritengo opportuno ritornare sull’argomento per una più corretta informazione. Volevo ribadire che il nuovo Piano Spiaggia di Cattolica è stato rinviato sulla base di alcune osservazioni che il Comitato Urbanistico Area Vasta ha espresso ed alle quali l’amministrazione dovrà dare risposta prima del definitivo passaggio in consiglio comunale per la sua approvazione". Ed in particolare: "Le osservazioni riguardano due aspetti – prosegue Franca – una è rivolta al problema delle spiagge libere in quanto gli indirizzi richiesti per la redazione del nuovo piano spiaggia prevedono la necessità di aumentare gli spazi delle spiagge libere rispetto alle concessioni migliorandone di conseguenza anche i servizi offerti e quindi si pone l’accento su come si sarebbe raggiunto tale obiettivo".

L’altra osservazione "pone l’accento verso le linee guida previste in quanto si ritiene che tali linee non risultino chiare e poco stringenti verso l’attuazione dei nuovi bandi – scandisce Franca –. L’attuale piano prevede accorpamenti a partire da un minimo di due concessioni e questo rappresenta, a mio avviso, il minimo sindacabile poiché, alzando un po’ l’asticella si doveva partire dall’unione di almeno di 3/4 concessioni. Questo avrebbe permesso di ottenere stabilimenti più ampi a vantaggio di una migliore razionalizzazione degli spazi e migliore qualità dei servizi. Visto che questo piano prevede la realizzazione di chiringuito e piscine in bio-design come premialità per chi si accorpa a partire da un minimo di 2 concessioni, paradossalmente se gli attuali concessionari dell’area di levante si unissero sulla base minima di due concessioni si verrebbero ad installare in quell’area circa 20 chiringuitoe e questo risulterebbe, a mio avviso, del tutto inopportuno".