REDAZIONE RIMINI

Bar dei Giardini, vince Stefanacci

Il vecchio gestore ha presentato l’offerta più alta ma dovrà versare un canone quadruplicato

Samuele Stefanacci si tiene stretto il Bar dei Giardini. E’ sua l’offerta che ha vinto il bando comunale. Ma per Stefanacci tornare ad avere la gestione dell’esercizio dopo averlo condotto negli anni precedenti, non è stato affatto scontato. Al bando, scaduto il 21 novembre scorso, hanno partecipato sette società. E’ stato un gioco al rialzo rispetto ai 16.800 euro di canone annuale fissato come base dal Comune. Evidentemente il pubblico esercizio fa gola, visto che sono state 19 le società che hanno chiesto di fare un sopralluogo nelle due date indicate dal municipio. Infine tra le sette che hanno partecipato si è scatenata una battaglia al rialzo per non farsi soffiare il bar. Le buste con le offerte erano chiuse, dunque i partecipanti hanno dovuto giocare al rialzo a occhi chiusi. Alla fine ad avere la meglio è stato Stefanacci, che è arrivato a offrire come canone 52mila euro annui, a cui aggiungere l’Iva, una cifra tre volte superiore a quella posta nel bando comunale. Siamo addirittura al quadruplo rispetto al canone versato dalla società di Stefanacci in passato. Fatto sta che il bar non cambia gestione.

Dal primo di gennaio titolare e dipendenti potranno rientrare nei locali in cui la società ha investito non poco negli anni precedenti. "Siamo molto contenti dell’esito, una soddisfazione che ripaga il nostro impegno di riqualificazione dell’area e il grande lavoro svolto in questi anni", dice lo stesso Stefanacci.

Il bando appena vinto dà diritto a gestire il pubblico esercizio per quattro anni, fino al 31 dicembre del 2027. In questi quattro anni il Comune si metterà in tasca oltre 200mila euro per un bar ampio 138 metri quadrati a ridosso della pista di pattinaggio.

A conti fatti la giunta Angelini si ritrova un bel gruzzolo dalla concessione del pubblico esercizio, e nessuna polemica visto che l’aggiudicazione è avvenuta tramite bando, come volevano anni fa quelli del Pd. Sono ormai relegati al passato gli attacchi alla giunta Tosi per l’affidamento congiunto di bar e pista alla Polisportiva, con quest’ultima che aveva affidato la gestione dell’esercizio alla società di Stefanacci in modo diretto. Il nuovo contratto mette tutti d’accordo. Ora manca da affidare la pista di pattinaggio. Anche in questo caso la concessione è scaduta e si sta procedendo grazie a una proroga. L’ufficio Sport dovrà pubblicare gli atti, ma questa partita oggi non ha più nulla a che vedere con il bar, al contrario del passato.

Andrea Oliva