Barbara Bouchet, una vita sul set: "Il segreto è accettare nuove sfide"

L’attrice stella della commedia sexy e poi musa di Tarantino sarà ospite oggi della chiusura del C-Movie

Barbara Bouchet, una vita sul set: "Il segreto è accettare nuove sfide"

Barbara Bouchet, una vita sul set: "Il segreto è accettare nuove sfide"

di Nives Concolino

Sarà la mitica Barbara Bouchet, icona del nostro cinema, a chiudere oggi il C-Movie, Festival del cinema al femminile, che da quattro giorni a Rimini propone proiezioni, incontri e convegni con decine di ospiti. In programma alle 19 nella Cineteca comunale, la visione del film Per le antiche scale. Alla carriera della celebre attrice la Kitchenfilm, organizzatrice del festival, dedicherà pure la proiezione di un film a sorpresa.

Rieccola a Rimini in una preziosa pellicola.

"E’ un film proposto raramente, perciò quando mi hanno chiesto cosa far vedere, ho suggerito Per le antiche scale, al quale sono affezionata moltissimo, perché è totalmente diverso da tutta la mia filmografia. Quando il regista Mauro Bolognini mi ha offerto questa possibilità , ne sono stata felicissima, perché volevo fare qualcosa di diverso rispetto alla donna della commedia sexy".

Con lei nel film c’è Mastroianni. Come lo ricorda?

"Marcello all’epoca era molto depresso, perché la signora Deneuve lo aveva appena lasciato, quindi si conversava poco. Si presentava al trucco, metteva la sua cassetta con la canzone Bella senz’anima e si perdeva nel suo dispiacere".

La colonna sonora portava una grande firma?

"Quella di Ennio Morricone, che nel tempo ho avuto il piacere di conoscere".

Da star della commedia anni ‘70 e ‘80, a musa per Quentin Tarantino. Come è successo?

"Oh si! Lo devo ringraziare tantissimo. Amava me e i miei film. Era stato invitato al Festival di Venezia, lui accettò a patto di conoscere me. Così il direttore del festival dovette invitarmi. Quando mi sono presentata a Quentin dicendogli: so che lei è un mio fan, lui ha esultato come un bambino e ha esclamato oh yeah!".

Al suo attivo ha decine di film, come ’giustifica’ la sua longevità cinematografica?

"Ne ho fatti 123. Devo ringraziare l’Italia per avermi dato la possibilità di girarli con diversi registi e attori e in vari generi: dalla commedia sexy al poliziesco ai drammatici. Il non affossarsi su un personaggio è molto importante".

Anche ora è sul set?

"Sto girando un film a Torino: tratta una storia di grande amicizia tra due donne. Sono felicissima, ho la possibilità di continuare la carriera, interpretando personaggi della mia età. Dal film Metti la nonna nel freezer del 2018, finalmente mi sono liberata dalla Bouchet di una volta. Per il resto in primavera su Canale 5 in prima serata uscirà Fragili".

Oggi sarà nei luoghi felliniani, ha conosciuto il Maestro?

"A fine anni Sessanta. Ero a Cinecittà a fare qui il mio primo film Colpo rovente di Piero Zuffi e lì c’era anche Federico. Purtroppo non ho avuto la possibilità di lavorare con lui, ma solo l’averlo conosciuto mi ha reso felice".