LORENZO MUCCIOLI
Cronaca

Battaglia legale con l’Inps: invalido vince il ricorso, potrà tenersi la pensione

L’istituto aveva ordinato al giovane la restituzione di 70mila euro percepiti indebitamente. La Corte d’Appello di Bologna ha però riconosciuto le ragioni del riminese e della sua famiglia

L’avvocato Maria Luisa Trippitelli

L’avvocato Maria Luisa Trippitelli

Rimini, 2 maggio 2024 – Un giovane riminese, invalido al 100%, vince il secondo round della battaglia legale con l’Inps: non dovrà pertanto restituire l’ingente somma - circa 70mila euro - che gli era stata chiesta indietro dall’istituto. Il braccio di ferro era cominciato nel momento in cui l’Inps aveva contestato al giovane di aver indebitamente percepito la pensione di invalidità per tutto il periodo (circa una ventina di anni) da lui trascorso all’estero, dove si era recato insieme ai genitori per motivi di lavoro di questi ultimi.

L’istituto aveva emesso un’ordinanza chiedendo la restituzione del denaro, ma nell’aprile del 2023 il giudice del lavoro di Rimini, Lucio Ardigò, si era pronunciato a favore del ragazzo e della sua famiglia, assistiti dall’avvocato Maria Luisa Trippitelli, evidenziando come nel caso in esame non sussistesse alcuna ipotesi di dolo da parte del percettore della pensione. La decisione è stata impugnata dell’Inps. Nei giorni scorsi la Sezione Lavoro della Corte d’Appello di Bologna ha però confermato il verdetto del giudice riminese, respingendo il ricorso dell’istituto e condannando quest’ultimo al pagamento delle spese di lite.

La legge stabilisce, in linea generale, che per poter ricevere la pensione di invalidità civile è necessario risiedere in Italia. L’avvocato Trippitelli, nel presentare ricorso in primo grado contro l’ordinanza dell’Inps, aveva evidenziato come la madre del ragazzo, nel suo ruolo di amministratrice di sostegno, avesse provveduto a comunicare il trasferimento all’estero a tutte le autorità competenti insieme all’iscrizione Aire (Anagrafe degli italiani residenti all’estero). Ciò non aveva tuttavia determinato la revoca della pensione di invalidità e - secondo quanto sostenuto dai legali della famiglia - avrebbe potuto richiedere la restituzione delle somme solo qualora fosse stato accertato il dolo.