Battaglia sul piano spiaggia. Marea di critiche al Comune: "Ma non lo stravolgeremo"

Tantissime le osservazioni, solo la cooperativa bagnini di Rimini sud ne ha fatte oltre 100. L’assessore Frisoni: "Accoglieremo le proposte che lo migliorano, ma indietro non si torna".

Battaglia sul piano spiaggia. Marea di critiche al Comune: "Ma non lo stravolgeremo"

Battaglia sul piano spiaggia. Marea di critiche al Comune: "Ma non lo stravolgeremo"

Una marea di dubbi e critiche. Messe tutte, nero su bianco, da imprenditori, categorie, associazioni e comitati. Ieri era l’ultimo giorno per presentare le osservazioni al nuovo piano spiaggia di Rimini, lo strumento urbanistico che definisce le norme e le linee guida per l’arenile. Palazzo Garampe avrà 60 giorni di tempo per rispondere a tutte le osservazioni. Anche se è impossibile stimare quante ne sono arrivate (c’era tempo fino a ieri sera), quel che è certo è che ne sono arrivate centinaia. "Solo noi, come cooperativa degli operatori di spiaggia, ne abbiamo presentato oltre un centinaio – anticipa Mauro Vanni, il presidente della cooperativa – Le principali riguardano le nuove spiagge libere che il Comune vuole creare, lo spostamento dei bar e altri manufatti, le modalità di riqualificazione di tutte le strutture. Abbiamo fatto presente alcune cose sui criteri per gli accorpamenti degli stabilimenti balneari". Secondo Vanni "da parte del Comune, a parole, c’è la volontà di rivedere alcune cose. Vedremo come risponderà alle osservazioni".

Il nuovo piano spiaggia è stato al centro della riunione dei consiglieri di maggioranza, tenutasi l’altra sera. All’incontro l’assessore al demanio Roberta Frisoni (foto) ha spiegato che verranno accolte le osservazioni che propongono miglioramenti concreti", ma "senza andare a stravolgere il piano". Che servirà ad armonizzare la spiaggia con il Parco del mare "incrementando la qualità ambientale e valorizzando le funzioni sportive e ricreative per far vivere il nostro arenile tutto l’anno". Considerare spiaggia e lungomare un tutt’uno "è la vera, grande rivoluzione" del piano. Altro obiettivo fondamentale è aumentare le spiagge libere del 37 per cento rispetto a oggi. "C’è massima disponibilità a valutare tutte le osservazioni – dice la Frisoni – ma questo questo deve avvenire promuovendo l’innovazione, sempre più necessaria per il nostro turismo. E questo spiega, ad esempio, perché puntiamo alla realizzazione di strutture nuove (bar, ristoranti, cabine, ndr) per andare verso una spiaggia rinnovata nelle forme, nei materiali, nell’attenzione all’ambiente e ai cambiamenti climatici". E alla Confesercenti, che ha bocciato il piano, replica: "È legittimo che un’associazione di categoria difenda gli interessi dei suoi associati. Non è vero che non abbiamo presentato prima il piano. Di incontri, anche con i rappresentanti di Confesercenti, ne abbiamo fatti diversi da inizio gennaio a oggi".

Manuel Spadazzi