Boom di arrivi e record di stranieri. Tre mesi con il vento in poppa

I dati del periodo gennaio-marzo: a Rimini crescita dei visitatori rispetto all’anno scorso e anche al 2019

Boom di arrivi e record di stranieri. Tre mesi con il vento in poppa

Boom di arrivi e record di stranieri. Tre mesi con il vento in poppa

Tedeschi a Rimini in inverno, e pernottamenti nei primi tre mesi come non si erano visti anche prima del Covid. I dati turistici Istat sui primi tre mesi fanno tornare il sorriso al sindaco Jamil Sadegholvaad anche se il ponte del 25 aprile appare una incompiuta a causa delle basse temperature. "Rimini, da gennaio a marzo 2024, fa registrare +12,8% di arrivi e + 12% di pernottamenti rispetto all’analogo, e già ottimo periodo del 2023". Questo premette il primo cittadino. Ma è solo l’inizio. Paragonando il numero di arrivi e quello dei soggiorni rispetto al medesimo periodo del 2019, prima della pandemia, il segno è comunque un più, e non per decimali. "Abbiamo un più 9,6% sugli arrivi, e un più 7,2% di presenze alberghiere rispetto al 2019. Stiamo parlando dell’ultimo anno pre-pandemico ed anche dell’ultimo anno caratterizzato da una presenza massiccia del turismo russo, poi azzerato a causa della guerra in Ucraina". Riassumendo, non si è solo fatto meglio dello scorso anno, ma anche di un turismo che appare ormai lontano nel tempo, quando nemmeno si sognava un virus capace di cambiare il mondo e si pensava a una guerra alle porte dell’Europa in grado di azzerare gli arrivi dall’Est.

In questi primi tre mesi, anche se la clientela della Riviera resta per la maggior parte italiana, si è assistito a una forte presenza di stranieri. Anche qui le percentuali aiutano a comprendere i fenomeni. "I dati testimoniano un incremento diffuso del turismo estero. Solo per Rimini capoluogo si segna +65,5% di pernottamenti tedeschi, +13,1% di francesi, +16,3% di inglesi". Sintomo che gli eventi e i congressi, a partire da quelli fieristici, sono non solo una garanzia, ma anche un veicolo per accrescere flussi turistici dall’estero. I pernottamenti di stranieri nella sola Rimini hanno sfiorato i 150mila. Nel complesso i soggiorni nel primo trimestre dell’anno sono stati 575mila.

Rimini non è una mosca bianca in Riviera. Anche Riccione ha fatto registrare numeri record, percentualmente superiori a quelli del capoluogo. Rispetto al 2019, la Perla verde ha visto i pernottamenti aumentare del 13,4%, e gli arrivi del 13,8%. Le percentuali si alzano se si guarda a Bellaria-Igea Marina, Cattolica e Misano, ma in questi casi i soggiorni complessivi nel trimestre sono limitati e di conseguenza in termini assoluti parliamo di numeri ridotti. Per dare un’idea Cattolica ha avuto 32mila presenze complessive.

Per Sadegholvaad, che è anche il presidente della Provincia, "è un risultato incoraggiante, non solo per la nostra città ma per tutta la provincia: ottimo sia per i comuni della costa sia per l’entroterra, da Riccione a Cattolica, da Misano a Bellaria, fino alla collina. Gli eventi hanno funzionato, fiere e congressi sono ben oltre un punto di forza, l’attrattività e i servizi delle nostre città e dei nostri paesi fanno il resto. Che è tanto ed enorme". Inoltre "sta dando importanti riscontri il grande lavoro promozionale in particolare sui mercati esteri di Visit Romagna, Apt e Visit Rimini".

Andrea Oliva