Camorra, confermate condanne per 100 anni

La Corte di Cassazione ha respinto l'appello di otto imputati, confermando le condanne per un totale di quasi 100 anni in relazione all'operazione Hammer, che aveva sventato un conflitto sanguinario per il controllo degli affari sporchi di Rimini.

Guerra di camorra in Riviera, la Corte di Cassazione respinge l’appello proposto da otto imputati e conferma le condanne a loro carico per un totale di quasi 100 anni. La Suprema Corte hanno messo la parola fine alle vicende giudiziarie legate all’operazione Hammer, che aveva permesso ai carabinieri di sventare un conflitto sanguinario per il controllo degli affari sporchi riminesi. Gli inquirenti, coordinati dal pm Marco Forte, avevano ricostruito lo scontro tra due fazioni, una legata al clan napoletano Contini e l’altra alla famiglia Romaniello, presente in città da anni. Per Ciro Contini è stata confermata la condanna a 16 anni e 8 mesi. Condannati anche Antonio Acampa, Cosimo Nicoli, Fabio Rivieccio, Pasquale Palumbo, Francesco Capasso, Massimiliano Romaniello e Giuseppe Ripoli.