Caos concessioni: "Accelerare sui decreti, ma la Lega vota contro"

Scontro al calor bianco in consiglio regionale sui futuri bandi. Il Pd: "Così è a rischio il comparto". Il Carroccio: "Affossate il turismo".

Caos concessioni: "Accelerare sui decreti, ma la Lega vota contro"

Caos concessioni: "Accelerare sui decreti, ma la Lega vota contro"

"Per Lega e Fratelli d’Italia evidentemente non è un problema mettere a rischio l’intero comparto del turismo balneare solo per difendere il Governo".

"Ci sono oltre 1.500 imprese coinvolte, principalmente a conduzione familiare, da preservare e difendere: una battaglia che la maggioranza regionale non intende più combattere".

Scontro al calor bianco in consiglio regionale sulle concessioni tra la consigliera riminese del Pd Nadia Rossi, che ha presentato una risoluzione approvata senza il sostegno del centrodestra, e il consigliere forlivese della Lega Massimo Pompignoli. "Il gruppo della Lega – afferma Rossi – ha votato contro la richiesta di accelerare con la definizione dei decreti attuativi per le gare, presentando un emendamento completamente sostitutivo e continuando a chiedere una ennesima e già esistente mappatura delle spiagge italiane. Il gruppo di Fratelli d’Italia invece non è dato sapere cosa pensi, visto che non ha partecipato né alla discussione né al voto... Dopo anni di inerzia è il momento di prendere una posizione, emanare i decreti attuativi per le nuove gare e prendersi la responsabilità di delineare una riforma complessiva della materia, anche dopo la recentissima pronuncia della Cassazione che ha accolto il ricorso di Silb Confcommercio e Regione Abruzzo per un vizio procedurale, quindi senza valutare il merito della questione, nulla cambia sul piano dell’incertezza in cui versano famiglie, imprese, migliaia di lavoratori e un settore che in Romagna è tradizione, investimenti, qualità". "Il Pd – replica Pompignoli – è rimasto sordo alle nostre istanze, ovvero un emendamento alla risoluzione, che chiedeva di sostenere il percorso di dialogo iniziato dal Governo con la Commissione Europea ribadendo quanto già sostenuto, peraltro, da numerose associazioni di categoria, ovvero la scarsità della risorsa naturale. Credevo che almeno con la Direttiva Bolkestein ci fosse un obiettivo comune a prescindere dal colore politico, ovvero tutelare le oltre 1.500 nostre imprese che, di fatto, sono la spina dorsale della Romagna". "Non possiamo fare finta – aggiunge – che il complesso normativo della Direttiva Bolkestein sia chiaro e definito perché sappiamo tutti che non lo è. I dati del monitoraggio del Ministero hanno dimostrato che le spiagge occupate da stabilimenti balneari sono solo il 33% e la stessa Corte di Giustizia europea ha sancito in maniera definitiva che il requisito essenziale risiede proprio nella scarsità della risorsa, ovvero delle spiagge. Perché, dunque, non tentare fino in fondo di salvaguardare le imprese a rischio bando?"

Mario Gradara