LORENZO MUCCIOLI
Cronaca

Case ‘fantasma’ date in affitto: smascherato il truffatore seriale

Riccione, l’uomo si faceva versare caparre di centinaia di euro prima di scomparire nel nulla. Un nuovo tentativo di raggiro è stato sventato dai carabinieri sul lungomare D’Annunzio

Smascherato il truffatore che  si faceva dare le caparre per case fantasma a Riccione

Smascherato il truffatore che si faceva dare le caparre per case fantasma a Riccione

Riccione (Rimini), 29 febbraio 2024 – Un modus operandi visto e rivisto moltissime volte, ma che riesce ancora a mietere delle vittime, complice anche l’emergenza abitativa che ha messo in difficoltà non poche persone. Su Facebook vengono pubblicati degli annunci per appartamenti in affitto che immediatamente attirano l’attenzione degli aspiranti inquilini. L’inserzionista a quel punto si fa consegnare una sostanziosa caparra per poter ‘bloccare’ l’affitto dell’abitazione, salvo poi scomparire nel nulla e far perdere le proprie tracce, lasciando alla vittima l’amaro in bocca e la rabbia per aver scoperto di essere stata bidonata.

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Un tentativo di truffa è stato sventato martedì scorso dai carabinieri della compagnia di Riccione, che hanno tratto in arresto un uomo di 45 anni, difeso dall’avvocato Giordano Fabbri Varliero. Tutto è cominciato nel momento in cui una pattuglia dell’Arma è transitata sul lungomare D’Annunzio, notando una macchina ferma in un parcheggio e un uomo e una donna impegnati in una conversazione. Il 45enne sarebbe stato riconosciuto dai militari come lo stesso uomo che solamente qualche giorno prima era stato denunciato da un’altra donna: quest’ultima aveva versato sul conto postepay dell’indagato circa 300 euro come anticipo per l’affitto di un appartamento, scoprendo solo in un secondo momento di essere stata truffata e che la casa in questione nemmeno esisteva. Un raggiro bello e buono, con la donna che non aveva avuto altra scelta se non quella di rivolgersi ai carabinieri per denunciare l’accaduto.

Secondo quanto emerso, il 45enne avrebbe deciso di riproporre la sua tattica collaudata anche martedì scorso, riuscendo quasi a farsi consegnare 500 euro in contanti da una nuova vittima. Il pagamento sarebbe dovuto avvenire proprio all’interno del parcheggio. Insospettiti dalla situazione, i carabinieri si sono fatti accompagnare fino all’appartamento oggetto dell’inserzione su Facebook. Hanno contattato il vero proprietario dell’immobile, il quale è risultato essere totalmente all’oscuro della trattativa.

Non solo: gli interni dell’abitazione sono apparsi completamente diversi rispetto alle foto contenute nell’inserzione condivisa sui social network. Il tentativo di truffa, a quel punto, è risultato evidente agli occhi dei militari dell’Arma, che una volta informato il magistrato di turno, il sostituto procuratore Luca Bertuzzi, hanno accompagnato il 45enne in carcere.

Ieri mattina l’uomo è stato accompagnato in tribunale, a Rimini, dove si è celebrato il processo per direttissima. L’indagato ha ammesso i propri addebiti, spiegando di aver agito in quel modo perché intenzionato a raccogliere i soldi per poter compiere un viaggio ed incontrare il figlio. Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto la custodia in carcere, mentre l’avvocato che assiste il 45enne ha chiesto i termini a difesa.