Colonie, il sogno dei piccoli italiani Oggi la sfida è vincere il degrado

Un documentario ne racconta la storia, dagli anni del boom all’abbandono: ecco come rinasceranno

Colonie, il sogno dei piccoli italiani  Oggi la sfida è vincere il degrado

Colonie, il sogno dei piccoli italiani Oggi la sfida è vincere il degrado

Il passato, il presente e il futuro. Tre istantanee che s’intrecciano e raccontano la storia delle colonie. Ciò che sono state, ciò che sono e ciò che potrebbero diventare. Il documentario ‘Di che colonia sei?’, realizzato da Riccardo Marchesini, parla proprio di questo: racconta cosa rimane di quei colossi a ridosso della spiaggia in cui migliaia di bambini hanno soggiornato. Da luogo dei sogni a rudere, in attesa della rinascita. La Bolognese è un po’ l’emblema di questa trasformazione. È stata acquistata all’asta per 5,2 milioni da Orfeo Bianchi e Linda Gemmani che ne faranno un hotel di lusso. Ed è proprio lì che è ambientata una delle storie raccontate nel documentario: Raffaella, Luciana, Alessandro, Morena, Amedeo, Ezia, Angelica, Anna Maria e Sandro tornano a Miramare a distanza di settant’anni. Si ritrovano attorno a un tavolo, nella struttura oggi abbandonata, per ricordare quando, nel dopoguerra, trascorrere le vacanze in colonia significava vedere il mare per la prima volta, mangiare tre volte al giorno, assaporare la prima libertà lontani da casa, ma anche fare i conti con il rigido regolamento. Pochi chilometri più a sud, a Cattolica, c’è il complesso di edifici risalente agli anni Trenta, concepito come colonia marina per ospitare i figli degli italiani residenti all’estero. Oggi c’è l’acquario, uno dei rari esempi di riqualificazione già riuscita. E lì Rosetta, 87 anni, torna per rivedere il luogo in cui trascorse la sua travagliata infanzia. Nel giugno del 1940 quella che avrebbe dovuto essere una breve vacanza voluta dal Duce per lei e per altri 13mila bambini di famiglie italiane trasferite in Libia, a seguito dello scoppio della guerra, si trasformò in una permanenza forzata di oltre cinque anni, lontana da casa, in quelle strutture ‘vacanziere’ volute dal regime fascista.

L’anteprima del lavoro di Marchesini, accompagnato dalla colonna sonora di Federico Mecozzi, è in programma agli Agostiniani martedì (ore 21.30). Intanto gli amministratori locali, con il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad in testa, continuano a ribadire la volontà di impegnarsi per garantire un futuro alle colonie. Detto della Bolognese, anche la Murri finirà all’asta: tra gli interessati all’acquisto dello storico complesso di Bellariva c’è anche un fondo spagnolo. La Novarese è di proprietà comunale e l’idea di Palazzo Garampi è quella di favorire una riqualificazione in ottica turistica. Infine l’ex Enel, sulla quale non insistono vincoli della Soprintendenza: anche in questo caso l’obiettivo è assicurare nuova vita all’edificio e allontanare il degrado.

Giuseppe Catapano