Concessioni, i bagnini fanno causa . Raffica di ricorsi contro il Comune: "Sì alla proroga, no ai bandi"

Associazioni e cooperative si rivolgono al Tar per bloccare il provvedimento di Palazzo Garampi "Sbagliato prevedere già le gare e i criteri di assegnazione quando il governo non ha ancora deciso".

Concessioni, i bagnini fanno causa . Raffica di ricorsi contro il Comune: "Sì alla proroga, no ai bandi"

Concessioni, i bagnini fanno causa . Raffica di ricorsi contro il Comune: "Sì alla proroga, no ai bandi"

La stagione di quest’anno è salva. Per i bagnini e gli altri operatori di spiaggia non cambia nulla. Ma dopo? Il Comune di Rimini è stato tra i primi a prorogare le concessioni fino al 31 dicembre in attesa dell’auspicata riforma del governo. Altre città hanno fatto altrettanto, mentre a Jesolo l’amministrazione ha iniziato a fare i bandi per affidare le attività di spiaggia e alcuni storici bagnini hanno perso gli stabilimenti, finiti nelle mani di grandi gruppi industriali. E nel caos sulle concessioni è intervenuto di nuovo anche l’Antitrust. Che chiede, al Comune di Rimini e ad altri, chiarimenti sulla proroga e sui criteri con cui intendono fare i bandi.

Ma i bagnini e gli altri operatori di spiaggia riminesi non ci stanno. Incassata la proroga disposta da Palazzo Garampi, le associazioni di categoria e le cooperative hanno presentato una sfilza di ricorsi contro l’atto di indirizzo con cui il Comune di Rimini (a fine dicembre) ha deliberato la proroga delle concessioni. Il motivo? La proroga è stata decisa in funzione delle future gare per le concessioni, per dare agli uffici comunali il tempo necessario "a predisporre le procedure di evidenza pubblica". Per i bagnini a Palazzo Garampi "hanno fatto il passo più lungo della gamba...". "Lo dico subito: il Comune di Rimini ha lavorato bene – premette Mauro Vanni, presidente delle imprese balneari della Confartigianato e della cooperativa bagnini di Rimini sud – e con la proroga ha messo in sicurezza la stagione alle porte. Quello che non ci sta bene è che la proroga sia stata concessa solo in vista dei bandi, fissando già i criteri per le gare. Il governo non ha ancora deciso se si faranno o meno le gare per le concessioni balneari. Perché Rimini si concedere la proroga solo in funzione dei bandi? In altre città le amministrazioni hanno fatto scelte diverse, prorogando le concessioni senza fare alcuna menzione dei bandi".

La cooperativa degli operatori di spiaggia di Rimini sud ha già presentato un (corposo) ricorso al Tar. Lo stesso hanno fatto altre cooperative e le associazioni di categoria: dai balneari di Confartigianato a quelli di Confcommercio e Confesercenti, fino alle altre. Non fa sconti neanche Fabrizio Pagliarani, il presidente dei balneari di Confesercenti: "Abbiamo presentato il ricorso perché riteniamo un errore concedere la proroga esclusivamente in vista degli eventuali bandi, per di più stabilendo già i criteri delle gare". Per Vanni, Pagliarani e gli altri rappresentanti dei balneari "è un grave errore. Se e quando si faranno i bandi per le attività di spiaggia, i criteri dovranno essere uguali in tutta Italia". A Rimini, va ricordato, sono ben 470 le attività di spiaggia in concessione. La proroga del Comune è stata data in base al decreto concorrenza del governo Draghi del 2022.

Manuel Spadazzi