"Dalla sfida sul clima dipende il nostro futuro"

Luca Lambertini e Federica Giardini salgono in cattedra per la rassegna ’Cosa fanno oggi i filosofi’

"Dalla sfida sul clima  dipende il nostro futuro"

"Dalla sfida sul clima dipende il nostro futuro"

Con l’incontro su Antropocene e cambiamento climatico, prosegue a Cattolica la rassegna ’Cosa fanno oggi i filosofi?’. Se ne parlerà venerdì al centro culturale polivalente (20,30) con i docenti universitari Federica Giardini e Luca Lambertini. A dare alcune anticipazioni della serata è il curatore della rassegna, il filosofo Claudio Paolucci (nella foto), professore di semiotica e filosofia del linguaggio all’università di Bologna.

Si parla di cambiamenti climatici, tema che ha spinto i giovani di tutto il mondo a manifestare con i Fridays for future.

"Le statistiche confermano che la popolazione sotto i 25 anni reputa questo e lo sviluppo sostenibile i temi più importanti della società contemporanea. È fondamentale rifletterci sopra e capire cosa sta succedendo. La cosa è nata in modo eclatante nel 2015, quando a Parigi per fare il punto sui cambiamenti climatici si sono riuniti i Paesi industrializzati, che hanno messo sul piatto le politiche della crescita economica. Si sono resi conto che se tutti avessero fatto quello che volevano fare, avrebbero distrutto il pianeta in pochi anni ". In cattedra venerdì sera a Cattolica salirà un luminare come il professor Lambertini.

"È un grande economista, direttore del dipartimento di scienze economiche all’università di Bologna e anche del centro interdipartimentale Alma Climate. Gestisce i fondi Pnrr per i cambiamenti climatici, per le politiche green e la transizione ecologica dell’Emilia Romagna. Con lui ci sarà venerdì la Giardini che insegna filosofia politica all’Università di Roma Tre".

Il nuovo format della rassegna è vincente?

"Siamo molto contenti. In base ai contenuti emersi, è di qualità, di altissimo livello. Usiamo la filosofia per discutere a tutto tondo. Il 9 febbraio avremo lo chef stellato Massimo Bottura: l’idea è quella di far dialogare la filosofia con chi fa altro".

Lei è stato allievo di Umberto Eco, cosa le ha lasciato in eredità?

"Quest’attitudine di pensare diversamente dalla maggioranza: filosoficamente è qualcosa di grande, difficile da riassumere in breve. E poi l’enorme serietà e capacità di tenere fede agli impegni. Ricordo che rimandò un intervento chirurgico, perché si era impegnato a parlare in un liceo di provincia, cosa che non avrebbe fatto con un ministro".

Nives Concolino