Dell’Agnello "Rimini mi ha conquistato. La nuova Rinascita sarà forte e ambiziosa"

Il coach pensa già alla prossima stagione: "Ci saranno molte conferme e innesti di valore, aumenteremo il ‘tonnellaggio’ della squadra"

Dell’Agnello "Rimini  mi ha conquistato. La nuova Rinascita sarà forte e ambiziosa"

Dell’Agnello "Rimini mi ha conquistato. La nuova Rinascita sarà forte e ambiziosa"

In palestra a lavorare, come sempre. La vita e il mondo non cambiano, anche dopo una serie di playoff che ha decretato la fine della stagione per Rbr. Sandro Dell’Agnello è allenatore 365 giorni all’anno, magari escluso qualche festivo, e anche ieri ha tenuto in palestra i suoi biancorossi. Tutti presenti a parte Justin Johnson, ora negli Stati Uniti. "Si lavora sui fondamentali, sul miglioramento individuale – dice il coach –. Poi il 30 maggio scioglieremo le righe, ma fino a quel momento ci si allenerà".

Chi vuol esser giocatore si allena, come si sa bene, anche a giugno e luglio. C’è spazio per il relax?

"Devo dire che rimane ancora il dispiacere per come è finita, ma chiaramente questo è un momento in cui tiri il fiato, soprattutto mentalmente. Per tutto l’anno abbiamo vissuto una situazione in cui dovevamo costantemente correre, non potevamo mai perdere. Ora è diverso".

E lei magari può anche vivere un po’ più la città.

"È così, ma Rimini l’avevo già scoperta e mi ha sorpreso. Abito vicino al mare e mi piace andare a passeggio. È una città bellissima in cui non c’è solo il mare, ma tanto altro. Si sta davvero bene, tutta Rimini merita tantissimo".

Qual è stato il momento più bello dell’annata?

"Io direi, dal punto di vista emotivo, l’esser riusciti a creare quel tipo di atmosfera al Flaminio, quella che ci ha accompagnato per tutto il 2024. Dal punto di vista tecnico, invece, l’aver chiuso l’orologio col terzo attacco e la quarta difesa, e visto dal punto in cui siamo partiti direi un ottimo risultato. E poi, se posso, dico questo. A me piace l’appellativo di ‘semplificatore’, lo prendo come un complimento. Però c’è anche altro, ci sono una serie di cose che abbiamo fatto che magari non saltano all’occhio ma sono risultate utili".

Ma c’è qualcosa che non ha potuto fare?

"Diciamo che credo molto in un tipo di zona che abbiamo allenato tanto ma di cui non c’è stato mai bisogno. Abbiamo fatto tutto quello che potevamo. Ringrazio anche tutto lo staff. Tutti mi hanno messo nelle migliori condizioni per lavorare bene".

Qual è stato il momento peggiore?

"Sicuramente il non essere riusciti a presentarsi ai playoff in condizioni perfette. Con Masciadri fuori e altri due giocatori (Tassinari e Tomassini) in cattive condizioni è andata così. Dispiace, mi sarebbe piaciuto poterla giocare diversamente, con tutti a disposizione. Magari avremmo perso lo stesso, ma il senso della sfida sarebbe stato diverso".

Sorpreso da questi playoff?

"No, alla fine arrivano in fondo quelle col roster più lungo e di qualità, come Trieste, Cantù e Trapani. Con menzione per Fortitudo e Rieti che possono essere squadre fastidiose da affrontare".

Come cambierà Rbr in estate?

"Come tutti cercheremo di migliorare la squadra. Ci saranno con piacere tante facce vecchie e poche nuove, molti ragazzi meritano la conferma. Posso dire questo: ci piacerebbe, nei limiti del possibile, aumentare il tonnellaggio qua e là, non in un ruolo specifico".

In sintesi, italiani con fisicità e atletismo, al di là del ruolo. Come sarà la prossima A2?

"Una mezza A1. Scendono Brindisi e Pesaro che vorranno risalire e direi che nel gruppo di 20 ce ne saranno 5 o 6 che lotteranno per salvarsi e 14 o 15 che punteranno ai playoff. Una A2 mai così forte negli ultimi dieci anni. Promesse? Io qua mi sento totalmente coinvolto e posso promettere che Rimini avrà il massimo più uno di quello che posso fare".

Loriano Zannoni