Elezioni: c’è chi ‘balla’ da solo. La sfida di Demos, Rf, Motus e Rete

Le quattro forze politiche non corrono nelle coalizioni. Dai diritti civili alla giustizia sociale, ecco le priorità

Elezioni: c’è chi ‘balla’ da solo. La sfida di Demos, Rf, Motus e Rete

Elezioni: c’è chi ‘balla’ da solo. La sfida di Demos, Rf, Motus e Rete

Hanno deciso di viaggiare in solitaria domenica, nel giorno del voto. Seguendo ognuno la propria linea politica e snocciolando il programma in punti. Demos, Domani Motus Liberi, Repubblica Futura e Movimento Rete si avvicinano al giorno delle elezioni raccontando ai sammarinesi il Paese che vorrebbero.

Demos. "Ci rivolgiamo a chi vuole dare fiducia a un fare collettivo e non leaderistico, a chi ritiene che la politica non debba essere comitato d’affari, ma strumento per progettare il futuro di tutti e tutte". Un programma, quello di Demos, che si snoda in dieci punti. Dall’Europa al lavoro, senza dimenticare i diritti civili. "Punti programmatici che hanno in comune una visione universalista e solidale volta a preservare territorio, beni e servizi pubblici – spiegano da Demos – Uniscono diritti sociali, del lavoro e civili, affinché le riforme tornino a migliorare la vita della popolazione. Si tratta di collocare in modo differente le risorse e di avvantaggiare un interesse collettivo su potentati e particolarismi".

Domani Motus Liberi. Promettono un’economia prospera, una società vivace e uno stato efficiente. Ed elencano, nel loro programma, come riuscirci. "La linea che abbiamo seguito – scrivono in premessa – ha escluso condivisioni di liste e coalizioni, presentando ai cittadini il pensiero di Domani Motus Liberi nella sua espressione più vera. Tale affermazione non esclude certamente la condivisione e la ricerca di sinergie sui progetti utili, fondamentali per il bene del Paese".

Repubblica Futura. Otto punti. Mettendo in fila, nel programma, economia, istruzione, sport, cultura. Ma anche, tra le altre, territorio transizione ecologica e politiche sociali per la casa. "Il nostro orizzonte è l’Unione europea. Una San Marino libera, sovrana e indipendente, unita alla grande famiglia europea da un accordo proficuo, che ampli le possibilità per i nostri giovani, le nostre imprese, il sistema finanziario e quello socioculturale. Una San Marino che, allo stesso tempo, sappia dialogare con tutti i Paesi del Mondo".

Rete. Puntano sulla giustizia sociale, ma anche a una crescita sostenibile. Guardano all’Europa e al mondo in un programma nel quale si parla anche di fine vita e legalizzazione della cannabis. Oltre che di lavoro e riforme. "Serve una politica coraggiosa, capace di affermare la volontà e l’interesse generale sopra i capricci e gli appetiti individuali, capace di governare lo sviluppo sociale, tecnologico e culturale nel solco di una prosperità diffusa e sostenibile".