Elisa e la "ballata" per galline vecchie

Genghini, musicista e scrittrice riminese, esce in libreria con un libro dedicato alle donne .

Elisa e la "ballata"  per galline vecchie

Elisa e la "ballata" per galline vecchie

Elisa Genghini, musicista e scrittrice riminese, è uscita in libreria con "Ballate per galline vecchie", il primo libro della collana ’Musica di seta’ casa di produzione artistica di un’altra riminese talentuosa: Chiara Raggi. L’artista romagnola, figlia di un bagnino romagnolo e di una tedesca in vacanza a Rimini, da più di 15 anni alterna la sua carriera di musicista a quella di scrittrice, vincendo targhe e aprendo concerti di musicisti di tutto rispetto. Ironica e pungente nella scrittura, fantasiosa e originale nella musica, ha scritto libri sempre dai titoli un po’ bizzarri come: "Volevo sposare Kurt Cobain o fidanzarmi per sempre con Manuel Agnelli", "101 cose da fare in Romagna almeno una volta nella vita" e pubblicato album altrettanto autentici come "Catturarti è inutile" e "Fuorimoda". Con questo "Ballate per galline vecchie", che presenterà a Santarcangelo il 23 aprile e oggi, in quel di Roma, chiede alle donne, attraverso le sue parole, di non vergognarsi di essere imperfette.

Genghini, il suo è un libro singolare?

"In ogni racconto c’è un pezzo di ognuna di noi, ci si può riconoscere nell’ironia e nella verità delle parole che cerco di mettere nero su bianco. Un libro che non è dedicato alle superdonne, a quelle perfettissime che riescono a conciliare tutti gli ambiti della propria vita e che riescono in tutto. Questo libro è dedicato a tutte le altre, a quelle che vogliono essere semplicemente se stesse, con il diritto alla felicità".

Prendiamoci il diritto di essere galline, quindi?

"Esatto. Spettinate, stropicciate, pigre, sboccate, sbadate, rintronate, grasse, stecchite, raggrinzite, se ci va. Ballate, perché la musica, quella scritta da donne, fa da colonna sonora a ogni singola parola. Perché Galline Vecchie, lo sappiamo: gallina vecchia fa buon brodo".

Lei è anche musicista, mamma, operatrice di comunità. Come concilia tutto?

"Con tanti sacrifici e sensi di colpa. Le donne partono sempre un po’ indietro rispetto all’uomo: se vado a far un concerto so che dovrò organizzarmi con i miei impegni familiari, se mi prendo un’ora di spazio devo ritagliarmelo. Cose così, che tutte le donne capiscono. Nel libro ci sono io, ma ci sono un po’ tutte le donne vere".

Esiste la collaborazione con l’universo femminile, in quel di Rimini?

"Si. Tra noi musiciste c’è davvero tanta sintonia, scambio, intesa e quando una di noi ha un’idea, un progetto, non c’è competizione".

Rosalba Corti