
Ecco come sarebbe il paesaggio della Valmarecchia con le pale eoliche sullo sfondo
Altri maxi impianti eolici. Altri aerogeneratori alti quanto i grattacieli, che rischiano di deturpare (per sempre) il paesaggio e l’ambiente della Valmarecchia. Il 30 aprile, salvo nuovi imprevisti, arriverà la decisione finale sul progetto del maxi impianto eolico ‘Badia del vento’, che – se approvato – sarà costruito nel comune toscano di Badia Tedalda ma avrà un pesante impatto su Casteldelci e su tutta l’alta Valmarecchia. La conferenza dei servizi, formata da tutti gli enti competenti chiamati a esprimere pareri sul progetto, dovrebbe arrivare a conclusione mercoledì prossimo, ma la Regione Toscana ha già dato l’ok. Nonostante la contrarietà della Regione Emilia Romagna, delle Soprintendenze dei territori interessati, di parlamentari e consiglieri regionali, dei sindaci dei comuni più colpiti, di associazioni e comitati. Ma ‘Badia del vento’ è solo uno degli impianti eolici che si vogliono costruire al confine con la Valmarecchia. Altri ne sono previsti. L’ultimo presentato è ‘La Fonte’, che prevede 8 aerogeneratori. "Così si arriverebbe a un totale di 64 aereogeneratori alti tra i 180 i 200 metri ai confini con la Valmarecchia", attaccano Wwf, Italia nostra e vari comitati e associazioni del territorio.
La battaglia contro l’eolico, nelle ultime settimane, è diventata sempre più bipartisan. Hanno preso posizione contro gli impianti che la Toscana vuole autorizzare il deputato Andrea Gnassi (Pd), il senatore Marco Croatti (M5s), vari consiglieri regionali tra cui Alice Parma ed Emma Petitti (Pd) e Nicola Marcello (Fratelli d’Italia). Proprio Marcello ha annunciato che, se in caso di ok a ‘Badia del vento’, lui, il sindaco di Casteldelci Fabiano Tonielli e vari esponenti si incateneranno per protesta contro l’arrivo delle pale eoliche.
Per Italia nostra, Wwf e comitati "è fondamentale scongiurare uno scempio ambientale e paesaggistico che non ha precedenti: l’abbattimento di boschi, lo sbancamenti dei crinali per realizzare le infrastrutture, e poi strade, trivellamenti profondi e tonnellate di cemento armato per reggere gli aerogeneratori". Nel mirino di associazioni e comitati c’è la posizione della Regione Toscana: "Dagli accessi agli atti, si scopre con sconcerto che i pareri sull’impatto ambientali sono cambiati (nel corso del tempo): da negativi senza possibilità di compensazioni a favorevoli con prescrizioni. La Regione Toscana boccia sistematicamente i progetti di impianti eolici in Maremma ma dice sì a quelli al confine con la Valmarecchia e altri territori confinanti. Ci uniremo alla Regione Emilia Romagna per difendere la Valmarecchia da questo disastro ambientale".