Estate, aeroporto in stallo : "Tanti tedeschi scelgono la Croazia perché non ci sono voli per Rimini"

Matteo Mambelli del tour operator Arcadia: "Gli arrivi dalla Germania potrebbero crescere di più se si investisse su collegamenti diretti. Il rilancio del ’Fellini’ è fondamentale per i mercati esteri" .

Estate, aeroporto in stallo : "Tanti tedeschi scelgono la Croazia perché non ci sono voli per Rimini"

Estate, aeroporto in stallo : "Tanti tedeschi scelgono la Croazia perché non ci sono voli per Rimini"

Se Rimini nel 2023, nonostante l’alluvione, ha visto crescere arrivi e presenze dei turisti, lo deve soprattutto agli stranieri. Soprattutto ai tedeschi, che hanno fatto registrare in città 449.023 presenze da gennaio a dicembre, con un aumento pari all’1,6 per cento rispetto al 2022, addirittura il 12,1 per cento in più del 2019. "Il mercato tedesco da anni ha riscoperto il mare Adriatico. Le richieste sono in costante aumento. Ma Rimini e tutta la Riviera potrebbero fare numeri ancora più importanti, con i turisti da Germania, Austria e Svizzera, se ci fossero finalmente voli diretti al ’Fellini’ e anche all’aeroporto di Forlì". Ad assicurarlo è Matteo Mambelli, responsabile commerciale e uno dei soci di Arcadia viaggi, tour operator e dmc che organizza vacanze in tutta Italia e in alcuni paesi esteri, Croazia compresa. "Il nostro focus era e resta l’Adriatico, e in particolare la Riviera romagnola, visto che la nostra società è nata qui. Quest’anno gestiremo oltre 800mila presenze in Italia, di cui più del 90 per cento di turisti stranieri".

La società di gestione dell’aeroporto di Rimini ha presentato nei giorni scorsi i voli di questa stagione: mancano ancora le rotte dalla Germania. Quanto incide sul mercato tedesco la mancanza dei collegamenti diretti?

"Tanto. Molto più di quanto continuano a pensare ancora numerosi operatori, convinti che alla fine i tedeschi arrivano comunque, con la macchina. Le richieste dalla Germania per la Riviera sono in crescita anche quest’anno, ma tantissimi tedeschi scelgono la Croazia proprio perché ci sono voli diretti. E noi, che lavoriamo molto anche con strutture croate, lo sappiamo bene".

Per questa stagione il ’Fellini’ ha potenziato alcuni voli (incluso quello da Londra) e ha aggiunto le nuove rotte da Vilnius e Sofia.

"I collegamenti da Vilnius e Sofia sono interessanti, ma mancano voli strategici per il turismo della Riviera, da Germania, Austria, Svizzera, che rappresentano mercati strategici. Se si vuole crescere, bisogna cominciare a investire in maniera importante su queste rotte e su altre: penso all’Inghilterra, ai Paesi scandinavi".

La vicinanza dell’aeroporto di Bologna è un problema per gli aeroporti della Romagna?

"No, assolutamente. Il ’Marconi’ è saturo di voli. Ci sarebbe spazio per aggiungere rotte a Rimini e Forlì, ma bisogna investire. Ci sono alcune regioni che stanno spendendo milioni su milioni per promuovere gli scali dei loro territori e portare turisti. E basta vedere quello che accade a Verona".

L’aeroporto di Verona ha fatto 3,5 milioni di passeggeri l’anno scorso. Quello di Rimini si è fermato a 285mila.

"I voli su Verona hanno permesso negli anni un forte incremento di turisti da Austria, Svizzera, Germania. La Romagna è servita da due aeroporti e ha tutte le potenzialità per crescere. Ma, ripeto, per riuscirci occorre investire sui voli".