Fontanot, la caduta dopo l’ascesa. L’azienda di scale in liquidazione

Il giudice Francesca Miconi ha aperto la procedura nominando un curatore: prossima udienza a marzo. I sindacati: "Nessuna proposta di acquisto è stata presentata durante i 60 giorni di concordato in bianco".

Fontanot, la caduta dopo l’ascesa. L’azienda di scale in liquidazione

Fontanot, la caduta dopo l’ascesa. L’azienda di scale in liquidazione

Inutili le lunghe negoziazioni per salvare la Fontanot Spa, lunedì scorso il Tribunale di Rimini, nella persone del giudice delegato, Francesca Miconi, ha aperto la procedura di liquidazione giudiziaria, nominando come curatore Alessandro Bonfé. La prossima udienza è fissata a marzo 2024, quando saranno sentiti i creditori per l’esame dello stato passivo. "Le questioni da affrontare sono tante, le prenderemo in mano una per una. Nelle procedure di liquidazione la parola fine ha un percorso e se qualcosa possa rinascere è ancora tutto da vedersi", così Bonfé che lascia trapelare un filo di speranza. L’azienda era entrata in liquidazione volontaria il 3 luglio. Ma da allora non è mai arrivato un piano di concordato che ne garantisse un futuro certo, perciò il tribunale ne ha decretato il fallimento. "Durante i 60 giorni di concordato in bianco, non ci sono state manifestazioni di interesse da parte di altre aziende, auspichiamo che venga fissata un’asta pubblica", sottolinea il sindacalista di Fillea Cgil, Renzo Crociati, che intanto ha convocato un’assemblea con curatore e dipendenti – lunedì prossimo – per discutere gli avanzi di alcune mensilità non ancora percepite dai dipendenti. Resta, poi, aperto il tavolo di lavoro in Regione, dove torneranno a sedersi i sindaci di Coriano, Verucchio e il sindacato. Fra i passivi dell’azienda rimangono i pagamenti del Trattamento di fine rapporto, che – secondo il sindacato – sono dovuti ai circa 110 lavoratori in forza alla Fontanot fino all’esodo degli stessi iniziato a gennaio 2023. Alla data della liquidazione, invece, rimanevano ancora assunti 60 lavoratori. "Da lunedì non potranno più godere della cassa integrazione per crisi aziendale" continua Crociati.

Azienda storica del territorio, con stabilimenti a Coriano e Villa Verucchio, la Fontanot costruiva scale prefabbricate per interni ed esterni fin dagli anni 70. L’azienda a settembre era stata visitata anche dal generale Figliuolo per i grossi danni causati dall’alluvione. Pandemia e caro bollette potrebbero aver segnato il declino di un’azienda che nel 2022 festeggiava 75 anni di attività. Successi conseguiti anche grazie alla figlia del fondatore, Laura Fontanot, nominata proprio nel luglio del 2022 dall’autorevole rivista ‘Forbes’ fra le 100 donne più influenti d’Italia. Da parte dei vertici di Fontanot, al momento, nessun commento sugli ultimi sviluppi. Laura Fontanot, assieme ai fratelli Francesco e Michele, rappresenta la terza generazione dell’azienda.

Andrea G. Cammarata