Frane e smottamenti in collina Voragini sulle strade, resta la paura Rischio evacuazione per altre famiglie

Situazioni complicate a Pennabilli, Novafeltria, Sant’Agata, San Leo, Gemmano, Montescudo, Montefiore. Gli argini del torrente Mazzocco rotti in due punti. L’appello dei sindaci: "Aiutateci, siamo disperati".

Frane e smottamenti in collina  Voragini sulle strade, resta la paura  Rischio evacuazione per altre famiglie

Frane e smottamenti in collina Voragini sulle strade, resta la paura Rischio evacuazione per altre famiglie

I comuni dell’entroterra riminese restano impegnati in una lotta senza tregua, per riportare la situazione alla normalità dopo 5 giorni da incubo. Frane e smottamenti a Pennabilli continuano gli smottamenti e cresce la preoccupazione per le infrastrutture. "Si aprono di continuo voragini sulle strade – spiega il sindaco Mauro Giannini – e nella zona di Valpiano una frana ha spaccato i tubi strutturali di un ponte". Tanta l’apprensione anche a Novafeltria, dove l’invaso di Villa di Torricella, in corso di svuotamento, insiste su una frana che si sta muovendo in maniera allarmante. "Stiamo svuotando l’invaso con i vigili del fuoco, per evitare che la frana si riversi sul territorio – fa il punto il primo cittadino Stafano Zanchini – Speriamo di non dover evacuare altre persone". A Novafeltria al momento risultano attive 15 frane. A San Leo le criticità sono su più fronti. Gli argini del torrente Mazzocco si sono rotti in due punti. E il letto del Marecchia in alcune parti è superiore al livello dei torrenti che lo raggiungono e quindi l’acqua non defluisce, creando notevoli disagi. Problemi in località Tausano, dove si sono aggravate le frane. È stata ricostruita provvisoriamente una strada per non lasciare isolata la frazione, abitata da 15 persone. Sono 12 le frane attive a San Leo. "Ai Comuni – l’appello del sindaco Leonardo Bindi – va data una maggiore autonomia, affinché le competenze fluviali siano aumentate".

A Sant’Agata Feltria il sindaco Goffredo Polidori, ormai stremato, parla di "situazione davvero complicata". In stato rovinoso risultano diverse strade, molte le località ancora isolate. Rosciano è quella con la situazione più preoccupante: 11 persone sono ancora bloccate, a causa delle strade non percorribili. "Stiamo valutando di evacuare ulteriormente Rosciano – dichiara Polidori – Ci sono poi foto allarmanti dei droni sul versante della strada provinciale che ci collega a Sarsina. Gli operatori stanno lavorando in condizioni proibitive, abbiamo evacuato 5 persone a Fanante, di queste alcune sono ospiti nel convento dei frati cappuccini".

In Valconca la situazione non è molto differente. A Montescudo, tra i comuni i più colpiti, si continua a sistemare frane e buche e "c’è tantissima preoccupazione", ammette il sindaco, Giammarco Casadei. Chiuse ancora la via Colombarina e la parte alta di via Vallecchio, dove è imponente il fango accumulatosi. Ancora 7 le persone evacuate: 5 da via le Bance e 2 da via Cortine. Il sindaco di Gemmano Riziero Santi riferisce di 3 situazioni franose che persistono, obbligando ad accedere al paese a senso unico e alternato. Tre le frane in via delle Fonti e via Caviciano, a cui si aggiungono ulteriori smottamenti. Frane anche nella parte superiore di Montefiore, dove è continuo il monitoraggio.

Andrea G. Cammarata