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Anche quest’anno numerosi gabbiani hanno ‘colonizzato’ terrazze di condomini e alberghi per depositare le uova
Rimini, 6 giugno 2018 - A volte ritornano. Anzi, tornano tutti gli anni. Devono campare anche loro. E riprodursi. Ed è proprio per difendere i loro futuri piccoli, per ora sotto forma di uova, che i gabbiani ‘colonizzano’ i tetti di residence e alberghi, scambiandoli - segnalano gli esperti - per isole e atolli. Il primo allarme di questa estate è stato lanciato pochi gironi fa da Alex Perego. Che sui social lancia un appello per chiedere come combattere i volatili. «Abbiamo provato con dissuasori sonori, visivi, manichini e girandole, ma loro ritornano», spiega. Il problema affligge il palazzo e tutti i suoi inquilini, un edificio a circa duecento metri da mare, da alcune settimane. «Stanno infestando il tetto – racconta Perego –: urla, schiamazzi, piume e liquami ormai ricoprono i nostri terrazzi e la faccenda si sta facendo insostenibile». L’amministratore avrebbe declinato ogni responsabilità, affermando che non è compito suo intervenire.
«Ne abbiamo anche noi a monte della ferrovia – risponde E. G. –, tetti pieni e chiasso a non finire». Da qualcuno arriva il consiglio dichiedere l’intervento delle guardie Ecozoofile, oppure a operatori privati specializzati. Che in alcuni casi intervengono utilizzando dei rapaci, nemici naturali dei gabbiani. Non manca chi consiglia di piazzare ‘strisce chiodate’ del tipo di quelle che vengono a volte utilizzate come deterrente per i piccioni. Segnalazioni di gabbiani ‘in libera uscita’ vengono anche dalla zona di Vergiano, sulla via Marecchiese: «Mattina e sera – dice M.P. –, sembra di essere sulla spiaggia». Dalla zona mare qualcuno spiega di non azzardarsi a salire più sul terrazzo per timore di venire attaccato. Quando i gabbiani covano le uova diventano particolarmente aggressivi e pericolosi. Un consiglio per chi li debba avvicinare è di indossare un casco. C’è chi ha tentato - con pessimi risultati - di cacciarli a colpi di scopa, ma ha dovuto battere in ritirata. «Anche in centro è pieno – aggiunge M.C. –. Tra l’altro è molto difficile pulire il loro sporco».
«Ormai è tardi, quando i gabbiani hanno fatto il nido è molto difficile intervenire – spiega Claudio Arrigoni, funzionario della tutela faunistica della Regione per il Riminese –. Noi invitiamo ogni anno a muoversi preventivamente, fanno il nido tra aprile e maggio, quello è il periodo migliore». Per scoraggiare i gabbiani, si possono piazzare «dissuasori vocali, reti metalliche simili a quelle per i piccioni, e altri metodi». Arrigoni aggiunge che il suo ufficio quest’anno non ha ricevuto particolari segnalazioni a riguardo.