"Carissimo Povia, sono un sindaco ’libero di scegliere’. Un sindaco accogliente con gli italiani controcorrente. Se Nichelino con te è irriverente, ti aspetto a Pennabilli assieme alla mia gente". Firmato: Mauro Giannini, sindaco (appunto) di Pennabilli.
Che il breve ’ma intenso’ testo sopra citato l’ha pubblicato sulla sua pagina Facebook. Titolo: "Mauro Giannini è con Povia".
L’antefatto: tutto nasce dalla decisione, nei giorni scorsi, del sindaco di Nichelino, borgo in provincia di Torino, Giampiero Tolardo, di escludere il cantante dalla giura del talent del 20 settembre a Nichelino (’Nichelino’s Got Talent’) per le sue posizioni no vax e antiabortiste. Apriti cielo: sulla vicenda è intervenuto anche il neo presidente del consiglio regionale del Piemonte Davide Nicco, che ha parlato senza mezzi termini di censura, attaccando duramente la scelta fatta dalla giunta nichelinese: "La sinistra non perde il vizio di censurare chi la pensa diversamente, ma poi accusa la destra di violare i diritti democratici. A Napoli dicono ‘chiagni e fotti’. Nichelino capitale dell’Unione Sovietica".
Sindaco Giannini, che c’azzecca lei con Povia?
"Io c’azzecco, come dice lei, con tutte le persone che vanno controcorrente, con tutte le persone discriminate per le loro idee. Per questo invito Povia a Pennabilli: da noi c’è spazio per tutti, anche per chi non la pensa come noi".
Anche il suo amico generale Vannacci è intervenuto contro il sindaco di Nichelino ("continua la dittatura della censura e la repressione. Per la sinistra se non la pensi come loro non puoi neanche cantare"). Che ne dice?
"Condivido ogni parola. Questo tipo di censura è simile a quello cui viene sottoposto Vannacci. E io stesso".
Censura? Ma se è stato eletto a Bruxelles...
"Infatti, gran parte della gente la pensa come noi".
Cioè tutti omofobi e razzisti?
"Non siamo né omofobi né razzisti. Non ce l’ho con i gay, non ce l’ho con nessuno".
Il suo invito a Povia è reale?
"Realissimo. Se Povia è disponibile ho già idee a riguardo".
Ce le anticipa? Un concerto?
"Concerto, o magari incontro pubblico".
Dove, al Teatro Vittoria?
"In teatro, o al cinema, vedremo. Noi siamo pronti. Naturalmente come Comune siamo ‘poveri’. Del budget dovremo parlare".
Mario Gradara