Giardini d’autore, buona la prima Un’ondata verde travolge il centro "Ma parcheggiare è un’impresa"

Pienone per la kermesse dedicata a piante e fiori, tornata protagonista in piazza Malatesta. Il traffico della città va in tilt: strade congestionate e lo Scarpetti viene preso d’assalto.

Giardini d’autore, buona la prima  Un’ondata verde travolge il centro  "Ma parcheggiare è un’impresa"

Giardini d’autore, buona la prima Un’ondata verde travolge il centro "Ma parcheggiare è un’impresa"

La città bloccata. Strombazzate di clacson come colonna sonora di un sabato da bollino nero per le strade di Rimini, con sciami di auto pronte ad avventarsi su uno stallo libero, come api sul miele. Il parcheggio Scarpetti preso d’assalto, la via Flaminia congestionata per tutta la mattina. Colpa (anche) del successo riscosso dalla prima giornata di Giardini d’autore, la kermesse dedicata a piante e fiori che quest’anno è tornata in centro, tra Castel Sismondo e piazza Malatesta. Un evento tanto partecipato quanto impattante sul traffico, complici la giornata di sole primaverile e (al mattino) il mercato. Se le strade di Rimini sono andate in sofferenza, nel centro storico si respirava una giornata di festa grazie a Giardini d’autore.

Un evento che ha visto ieri tanti visitatori fare shopping tra gli stand. Seppur con qualche difficoltà. Come afferma Daniele Bilancioni, storico vivaista riminese della ditta omonima, giunta alla terza generazione: "Quest’anno è cambiata la posizione e c’è stato in effetti qualche problema con i parcheggi, perché la gente viene, ma poi incontra delle difficoltà a portare le piante in macchina". Ma a placare lo stress del quotidiano ci ha pensato la manifestazione stessa: "Il verde fa bene allo spirito e fa bene stare all’aria aperta, in più, la gente adesso ha voglia di dedicarsi al giardino e questo è un bel momento anche per ritrovarsi fra appassionati, soprattutto dopo la pandemia". Per Bilancioni "lo spirito green di Rimini si vede proprio da manifestazioni come questa".

Numerosi i prodotti esposti fra cui: fiori, bulbi, piante aromatiche, bonsai e accessori di ogni tipo per gli spazi all’aperto: dai vasi alle decorazioni in acciaio corten. Tutto però vissuto all’insegna di un "vero" potere dei fiori, che in tempi di conflitto non guasta. Il settore vivaistico è stato scelto da alcuni espositori di Giardini d’autore in alternativa alla vita (decisamnte più grigia) in azienda. Una barba bianchissima molto lunga quella di Mimmo Parlato, che ha deciso di lasciare i vertici di una grande società, per coltivare erbe aromatiche officinali. Mimmo è arrivato alla kermesse dalla sua azienda agricola nei Colli Euganei, e con sé ha un suo libro che parla di libertà: "Venivo dai vertici di un’azienda dove mi sono arricchito, ma a 40 anni ho scelto la via della botanica e i miei figli mi hanno seguito". La brianzola Floricultura Felix invece partecipa alla kermesse "da sempre", e spiega il titolare Piero Terzano che in mostra si trovano "prodotti di qualità". Poi ci sono i giovani riminesi, come Nicolò Montini che con la moglie vende prodotti officinali coltivati in maniera biologica: "Quest’anno abbiamo visto una bella partecipazione, siamo contenti", afferma il titolare dell’azienda Le Rosine. E oggi si replica con la seconda e ultima giornata di Giardini d’autore.

Andrea G. Cammarata