MANUEL SPADAZZI
Cronaca

I figli di Pierina all’attacco: "Pronti a denunciare chi infanga nostra madre e getta ombre su di noi"

I famigliari minacciano azioni legali dopo le nuove rivelazioni di Manuela sul presunto ammiratore segreto della 78enne massacrata a coltellate.

I figli di Pierina all’attacco: "Pronti a denunciare chi infanga nostra madre e getta ombre su di noi"

I figli di Pierina all’attacco: "Pronti a denunciare chi infanga nostra madre e getta ombre su di noi"

Non ce la fanno più a sopportare illazioni e ombre su Pierina, e anche su di loro. Dopo le ennesime dichiarazioni fatte da Manuela Bianchi, i figli della 78enne uccisa il 3 ottobre nel garage di casa in via del Ciclamino sono tornati a parlare. L’hanno fatto ieri, con parole durissime e inequivocabili. Manuela non viene mai citata, ma è evidente che il messaggio è rivolto (anche) a lei.

"Chiunque – dicono Giuliano (il marito di Manuela), Chiara e Giacomo – ritenga di disporre di elementi fondati e utili all’indagine sull’omicidio può, deve metterli a disposizione degli inquirenti. Ma quello che non tollereremo più è il fatto che vengano gettate ombre sulla figura di nostra madre, unica vera vittima di questa tragedia, come troppo spesso è stato fatto in questi mesi". Così come "non sopporteremo ancora che ci venga attribuita falsamente la conoscenza di circostanze mai verificatesi o – ancora peggio – l’infamante accusa di aver taciuto fatti alla Procura, con cui siamo in costante contatto sia personalmente che tramite i nostri avvocati Marco e Monica Lunedei".

Le dichiarazioni dei figli arrivano dopo che Manuela, due giorni fa, è tornata a parlare del presunto ammiratore segreto di Pierina. I famigliari hanno già chiarito (anche alla Procura) che Pierina non aveva ammiratori anonimi: quel mazzo di fiori e i bigliettini ricevuti alcuni anni fa le furono inviati da un anziano che lei aveva aiutato. Un uomo noto alla famiglia, e morto nel 2021. Ma Manuela insiste: "Non è la stessa persona, Pierina aveva un ammiratore anonimo". Una versione già smentita più volte dai figli. Che ora aggiungono: "Il silenzio nel quale abbiamo scelto di piangere la perdita di nostra madre non deve far dimenticare che noi familiari siamo, sopra ogni altro, consumati dal desiderio di conoscere la verità. E prenderemo ogni iniziativa a nostra tutela, se qualcuno dovesse osare insinuare il contrario". Giuliano, Chiara e Giacomo ringraziano poi gli inquirenti "per la professionalità e l’instancabile profusione di forze".

Sabato i figli di Pierina Paganelli sono tornati, per la prima volta dopo l’omicidio, nella casa della madre, per fare alcuni piccoli lavori di manutenzione. Lo hanno fatto col permesso della Procura (l’appartamento resta sotto sequestro), accompagnati dagli agenti della polizia scientifica. È stato un momento straziante, rimettere piede nell’appartamento di Pierina. E "nessuno, più di noi, vuole conoscere la verità".