I furbetti della casettina . Due milioni tra immobili e Isee. Sfrattato dall’alloggio popolare

Sei le famiglie che hanno perso il diritto all’abitazione Erp dopo le nuove graduatorie. L’assessore Gianfreda: "Sconcerto dopo il controllo, fino all’anno scorso era in linea".

I furbetti della casettina . Due milioni tra immobili e Isee. Sfrattato dall’alloggio popolare

I furbetti della casettina . Due milioni tra immobili e Isee. Sfrattato dall’alloggio popolare

Aveva un Isee di 185.258 euro e un patrimonio immobiliare di 1,8 milioni, ma viveva in una casa popolare. Pagando sui 110 euro di affitto al mese. Per un alloggio che l’uomo si era riuscito ad accaparrare entrando nelle graduatorie periodicamente stilate e aggiornate dal Comune. E appunto l’aggiornamento delle graduatorie, pubblicato sull’albo pretorio nei giorni scorsi, è stato fatale al ’paperone’ degli alloggi low cost, e alla sua famiglia. Oltre al sopra citato (ex) titolare della casa popolare, che beneficiava di un alloggio dal luglio del 2012 (ma solo da un anno l’Isee era decollato) ad essere raggiunti da provvedimenti di decadenza sono stati altri cinque nuclei familiari, che hanno superato i valori previsti per accedere all’Edilizia residenziale pubblica. Ovvero un Isee non superiore ad 24.400,26 euro e un patrimonio mobiliare non superiore ad 49.784 euro.

Quanto al caso e citato, l’Isee di 185mila euro e rotti è quattro volte oltre il limite, mentre il patrimonio di 1,8 milioni ’scende’, ricalcolato con i parametri di legge, a 804.547 euro. Sempre tanto. "I nuovi provvedimenti di decadenza dell’assegnazione di alloggi popolari ai nuclei che ne abusavano – spiega l’assessore Kristian Gianfreda – è il prodotto del lavoro di monitoraggio e controllo dei dati da parte degli uffici, che sta funzionando. E’ emerso, ad esempio, con sconcerto di tutti, che un nucleo familiare con un Isee annuale da 185mila euro all’anno e un patrimonio immobiliare di oltre 1,8 milioni occupava ingiustamente un’abitazione. L’anno scorso era tutto a posto, quest’anno invece è stato registrato questo cambio di valori. Una scoperta che ha lasciato sgomenti i tecnici e operatori che seguono pratiche e graduatorie di aggiudicazione". L’assessore poi esprime "profonda gratitudine agli uffici preposti ai controlli, il cui lavoro meticoloso e costante ha permesso di portare alla luce e correggere questa ingiustizia. Solo grazie a un monitoraggio quotidiano e assiduo, possiamo garantire che gli alloggi dell’edilizia residenziale pubblica del riminese siano destinati a chi ne ha realmente bisogno, assicurando così l’integrità delle politiche del sociale".

Mario Gradara