I giudici: basta proroghe. I sindaci si preparano: "Dopo l’estate i bandi per assegnare le spiagge"

La sentenza del Consiglio di Stato obbliga i Comuni a indire le aste per i balneari

I giudici: basta proroghe. I sindaci si preparano: "Dopo l’estate i bandi per assegnare le spiagge"

I giudici: basta proroghe. I sindaci si preparano: "Dopo l’estate i bandi per assegnare le spiagge"

Estate salva, ma in autunno arriveranno i bandi pubblici per assegnare le concessioni di spiaggia. Le aste, di cui si parla ormai dal 2006, sono ormai alle porte, e i sindaci sono pronti a procedere. L’ultima sentenza del Consiglio di Stato, in merito al ricorso di uno stabilimento di Rapallo, ha sancito, ancora una volta, che le concesisoni demaniali sono scadute e la proroga di un anno è nulla. Nessuna novità, commentano i primi cittadini, ma la conferma che l’anno di tempo che i Comuni si sono presi per allestire le gare, come consentito dalla legge Draghi, non è una proroga camuffata. Gli uffici demaniali sono al lavoro da mesi.

A Rimini "ci siamo mossi assolutamente per tempo – premette l’assessore Roberta Frisoni – in coerenza con quanto era stato disposto, avvalendoci del contributo di consulenze tecniche e avviando il percorso per le procedure di gara per l’assegnazione delle concessioni". Un lavoro che "va avanti di pari passo con il nuovo piano dell’arenile" e che vuole evitare di "snaturare quello che ci ha da sempre caratterizzato, ovvero la presenza di una molteplicità di concessioni, spesso a gestione familiare". In autunno si passerà ai fatti.

A Riccione la musica non cambia. "Le concessioni sono scadute il 31 dicembre scorso – sottolinea la sindaca Daniela Angelini – L’ultima sentenza non ci dice nulla di più di quanto già non sapessimo. Ci siamo presi un anno di tempo con la proroga consentita per lavorare ai bandi, ed è quel che stiamo facendo. Siamo al lavoro. Dobbiamo chiarire la parte dei criteri, sempre che entro l’anno non si esprima il governo, fino ad ora silente". Sono pronti anche a Bellaria. Il sindaco Filippo Giorgetti traccia così la strada: "Va applicata la legge secondo cui entro l’anno vanno fatte le evidenza pubbliche. A Bellaria saremo pronti, applicando le norme. E stiamo lavorando all’ipotesi di un partenariato pubblico-privato per le concessioni". E pare la maggior parte degli attuali concessionari sia interessata all’ipotesi.

Dopo l’estate insomma il destino sembra deciso. A meno che non arrivino nuovi segnali da Roma. Ma "è difficile trovare gli aggettivi per quello che non sta facendo il governo, che lascia soli al loro destino Comuni e Regioni – attacca Jamil Sadegholvaad – Tutto questo per ‘svalicare’ le elezioni europee, mettendo davanti un interesse di partito o di coalizione a quello del Paese. Altro che ‘Open to Meraviglia’, qui si gioca a ‘Open to Baratro’. Mi rivolgo ai parlamentari di maggioranza eletti a Rimini e in Romagna: mettete da parte le strategie elettorali e pensate al bene delle nostre imprese e del nostro sistema turistico".

Andrea Oliva