"I vertici del Movimento volevano solo la poltrona"

La dura replica della sindaca Angelini dopo la rottura con i pentastellati "Pretendevano di avere l’assessorato al Turismo per Daniele Tomassini".

"I vertici del Movimento volevano solo la poltrona"

"I vertici del Movimento volevano solo la poltrona"

"I vertici del M5s pretendevano un assessorato con l’arroganza di volermi imporre un nome preciso. Simpatizzanti e sostenitori del Movimento di Riccione mi stanno chiamando e scrivendo per prendere le distanze da queste accuse, mosse solo da logiche di potere". Mostra i muscoli la sindaca Daniela Angelini nel replicare al senatore e coordinatore regionale Marco Croatti e a Gabriele Lanzi e Mariano Gennari, rispettivamente coordinatori regionale e provinciale. I tre ieri avevano fatto sapere di "non voler più sostenere la giunta in carica", annunciando che "il M5s si porrà convintamente all’opposizione". Questo dopo aver accusato chi governa di "chiusura, arroganza e mancato cambio di passo politico", senza però scendere nei dettagli e fare riferimento a specifici fatti o situazioni.

Così la prima cittadina tira fuori gli artigli e sbotta: "Chiamiamo le cose con il loro nome: i vertici del Movimento 5 Stelle pretendevano di avere un assessorato con l’arroganza di impormi un nome preciso, quello di Daniele Tomassini. Ma quale mancato cambio di passo... erano interessati a quella poltrona, non ad altro. Spiacente ma il mio ruolo non è sfornare poltrone". Concetto che in seguito a una domanda posta a margine della conferenza sugli eventi, ha ribadito in sintesi alla presenza di un centinaio di operatori. Angelini sui pentastellati insorti replica ancora: "Nonostante non fossero riusciti a eleggere un consigliere comunale, ho sempre coinvolto gli esponenti del Movimento nell’attività dell’amministrazione comunale, ritenendoli parte della maggioranza che sostiene la nostra giunta". E aggiunge: "Ho anche proposto loro ruoli nelle società partecipate dall’amministrazione, ruoli che hanno sempre rifiutato ufficialmente, perché non volevano poltrone, nella realtà era perché ne pretendevano una precisa: l’assessorato al Turismo per Daniele Tomassini".

In seguito alle accuse, subito rimbalzate su testate e social, alla prima cittadina sarebbero giunti molti messaggi da parte di simpatizzanti e attivisti del Movimento 5 Stelle di Riccione, che arriverebbero a dissociarsi dai vertici regionali e provinciali. "Mi stanno chiamando e scrivendo tanti sostenitori del Movimento che hanno ben capito che chi mi accusa oggi lo fa unicamente perché nutriva un’ambizione personale o era mosso da logiche di potere. Logiche che i cittadini riccionesi rifiutano", conclude con tono fermo e determinazione.

Nives Concolino