I volontari dei gruppi CiViVo sul ’Trono’: a loro la massima onorificenza cittadina

Domani al museo la cerimonia, che darà il via alla ’Festa della storia’. La sindaca Sabba: "Il tempo che donano al paese è un grande gesto di generosità"

I volontari dei gruppi CiViVo sul ’Trono’: a loro la massima onorificenza cittadina

I volontari dei gruppi CiViVo sul ’Trono’: a loro la massima onorificenza cittadina

Accompagnano le persone con difficoltà motorie nei luoghi della cultura. Si rimboccano le maniche per sistemare arredi e verde pubblico. E tra loro c’è chi fa da supporto organizzativo e logistico agli eventi. Sono i volontari impegnati nei 5 gruppi CiViVo di Verucchio. E quest’anno saranno loro a sedersi sul ’Trono di Verucchio’. Il ’Trono’ è lo speciale riconoscimento (ispirato al trono villanoviano, tra i simboli del paese, custodito al museo), che il Comune ha istituito dal 2019 per premarie cittadini, ente, istituzioni che si sono particolarmente distinti per l’attività svolta, la sensibilità dimostrata, l’aiuto portato in determinate situazioni.

La premiazione dei CiViVo inaugurerà la nuova edizione della ’Festa della storia’ domani (alle 10,30) alla chiesa di Sant’Agostino, all’interno del museo che custodisce il prezioso reperto villanoviano. Dopo il musicista Federico Mecozzi, l’asp ’Valloni Marecchia’, la tennista Lucia Bronzetti e le 12 famiglie che ospitano profughi ucraini, tocca dunque ai cinque gruppi CiViVo "e idealmente a tutti i cittadini che si dedicano, in modo gratuito e spontaneo, al bene di Verucchio e dei verucchiesi", sottolinea la sindaca Stefania Sabba. I gruppi di volontari premiati sono ’Un passaggio nella storia’ (accompagnano con la golf car persone con difficoltà motorie), gli ’Amici della biblioteca’, e ancora quelli di ’Decoro e manutenzione" (il primo gruppo di volontari, nato 7 anni fa) e di ’Verde speranza’ (curando il verde pubblico) e infine i volontari di ’E20 e contenti’ (a supporto delle manifestazioni). "Il tempo è un bene prezioso, e metterlo a disposizione degli altri è il gesto più grande che esista", conclude la Sabba.

m.c.