MARIA CRISTINA MUCCIOLI
Cronaca

Il bello di essere Chiari: "Walter era di casa. Una sera al Paradiso offrì champagne a tutti"

Il figlio dell’attore e Michele Sancisi ripercorrono la sua storia in un libro tra aneddoti e ricordi. Martedì la presentazione alla Cineteca di Rimini.

Il bello di essere Chiari: "Walter era di casa. Una sera al Paradiso offrì champagne a tutti"

Il bello di essere Chiari: "Walter era di casa. Una sera al Paradiso offrì champagne a tutti"

Non preoccupatevi. È solo sonno arretrato: così recita l’epitaffio sulla tomba del grande Walter Chiari. Ironico fino alla fine. Attore e comico, presentatore e tanto altro. Istrione geniale, atletico, con quel passato di pugile che gli lasciò in eredità una postura particolare, da divo scanzonato e ammiccante. "All’americana", scrisse qualcuno. "Aveva i piedi per terra e la mente sulla traiettoria di Peter Pan", dice il giornalista Michele Sancisi, autore insieme a Simone Annicchiarico, figlio dell’attore, della biografia su Chiari che sarà presentata alla Cineteca di Rimini il 28 maggio (alle 17). Edito da Baldini e Castoldi, il libro si intitola 100% Walter. Chiari, biografia di un genio irregolare. "Quel 100% vuole ricordare i 100 anni dalla nascita di mio padre – spiega il figlio Simone – e anche la completezza della biografia, che racconta Walter da quando nacque l’8 marzo 1924 fino al suo ultimo giorno di vita, il 20 dicembre 1991. Con quest’opera a due voci, in un certo senso, abbiamo chiuso il cerchio, raccogliendo cose già scritte in precedenza e arricchendo la storia con aneddoti di vita personale e familiare". "La vita di mio padre – continua Simone – valeva quanto le vite di 4 o 5 persone... Lui aveva una marcia in più. Sempre in movimento, sempre in ritardo. Tollerante, paziente, generoso senza limiti. Come comico, è stato il trait d’union tra la generazione di Totò, De Filippo, Macario, Govi, Dapporto e quella di Gassman, Tognazzi, Sordi, Manfredi". Generoso, ma anche troppo, hanno detto di lui. "In effetti – riprende Sancisi – Walter nella sua vita incontrò anche persone che approfittarono di questo".

Tra le pagine del libro, che accostano il calore e l’intimità dello sguardo familiare al profondo rigore documentaristico, si scopre anche un uomo timido e romantico, segnato da lati oscuri e dipendenze, al centro di clamorosi episodi giudiziari che ne hanno minato la fama. Ma Chiari nonostante tutto ha saputo sempre risollevarsi e ritornare sulla cresta dell’onda.

In Romagna l’attore era di casa. In estate faceva serate nei tanti locali della ‘dolce vita’ della Riviera, a cominciare dalla mitica Villa dei Pini di Viserba. Frequentava Rimini, Riccione e soprattutto Cesenatico, dove alloggiava nell’albergo dell’amico Giorgio Ghezzi, ex portiere di Inter e Milan. Un episodio curioso lega Chiari al Paradiso di Gianni Fabbri. Dopo la disavventura giudiziaria per questioni di droga (da cui poi fu assolto) Walter venne a Rimini per fare una serata nella discoteca di Covignano. "Forse a causa del clamore mediatico di quella vicenda – dice Sancisi – le prime battute dello spettacolo furono accolte con poco entusiasmo. E così Chiari, vista l’atmosfera, Chiari chiamò al microfono Gianni Fabbri e gli disse: ti autorizzo a usare il mio cachet per offrire champagne a tutto il pubblico. Parole seguite da un’ovazione. Quel dono fu molto gradito dal pubblico e scaldò l’ambiente, aiutando così la serata al Paradiso, che finì per lui tra applausi sinceri".