Il regolamento del consiglio agita il centrodestra Strappo tra Lega e Fd’I: "Cari Fratelli, così non va"

In Tensioni nel centrodestra riminese, la Lega si smarca da Fratelli d'Italia, rifiutando di votare il nuovo regolamento per il funzionamento del consiglio comunale. La minoranza accusa la maggioranza di voler mettere il bavaglio alle opposizioni. La Lega teme un svilimento del ruolo dei consiglieri.

Il regolamento del consiglio agita il centrodestra  Strappo tra Lega e Fd’I: "Cari Fratelli, così non va"

Il regolamento del consiglio agita il centrodestra Strappo tra Lega e Fd’I: "Cari Fratelli, così non va"

Tensioni nel centrodestra riminese. Con la Lega che si ’smarca’ da Fratelli d’Italia. Nel mirino il nuovo regolamento per il funzionamento del consiglio comunale, di cui si parlerà anche oggi in aula. Un regolamento che, per la sua importanza, fanno notare i consiglieri della Lega, "dovrebbe essere approvato auspicabilmente in modo unanime". Da mesi la minoranza dà battaglia contro il testo del nuovo regolamento, accusando la maggioranza di "voler mettere il bavaglio alle opposizioni". Adesso che è arrivato il momento di discuterlo e approvarlo definitivamente "non potremo votarlo – incalza la Lega – Siamo convinti che approvarlo provocherebbe il grave svilimento del ruolo dei consiglieri e del consiglio comunale. E non farebbe che convalidare, da un lato, il vizio di questa maggioranza a esercitare arroganza, dall’altro la cronica e spesso immotivata arrendevolezza di un’opposizione autolesionista".

Per questo alla Lega "dispiace e preoccupa la presa di posizione dei colleghi di Fratelli d’Italia, che martedì scorso in commissione hanno scelto di votare l’attuale formulazione del regolamento insieme al Pd e al resto della maggioranza". Per il Carroccio "si è persa una grande occasione per il bene della città, e per chiarire i ruoli politici di maggioranza e opposizione, anche per il modo con cui si è arrivati a tutto questo. Ognuno ora se ne assumerà la responsabilità". La Lega si dice "consapevole della gravità" dello strappo con Fd’I, "ma riteniamo che questa opposizione, se così dovesse proseguire, confermerebbe di abdicare a uno dei suoi ruoli principali: saper rappresentare un’alternativa credibile per il governo della città". Se sono legittime le diversità di vedute, "in questo caso non è così. E noi siamo pronti a rischiare, consapevoli che l’alternativa alla solita indifferenza potrebbe essere un pericoloso tsunami politico".