Il tempo a scuola si allunga. Tornano mensa ed educatore

Per gli alunni delle scuole Casti, Rodari e Villaggio Primo Maggio era venuta meno l’uscita alle 14. Dopo le richieste dei genitori è intervenuto il Comune. Ora si cercheranno le adesioni al progetto.

Il tempo a scuola si allunga. Tornano mensa ed educatore

Il tempo a scuola si allunga. Tornano mensa ed educatore

Se il tempo a scuola si accorcia, ad allungarlo nuovamente ci pensa il Comune. Lo hanno chiamato un post scuola sperimentale per il VI° circolo didattico di Rimini a partire dal prossimo anno didattico. Il progetto è nato dal confronto tra l’amministrazione comunale e alcuni genitori che hanno i figli nelle scuole del circolo. A partire da settembre, sulla base delle riorganizzazione degli orari scolastici che viene svolta in modo autonomo dai singoli istituti scolastici, il VI° circolo didattico non garantirà più il servizio post scuola che permetteva la copertura delle attività didattiche fino alla mensa a diverse alunne ed alunni dei plessi Casti, Rodari e Villaggio Primo Maggio. Viene meno la possibilità di rimanere a scuola fino alle 14 con utilizzo della mensa.

Un gruppo di genitori si è subito mosso contattando il Comune e chiedendo la possibilità di attivare

un servizio post scuola per garantire il consumo del pasto a scuola al termine dell’orario scolastico. Questo permetterebbe nelle tre giornate in cui l’ultima campanella suona alle 13, di usufruire di un’ora aggiuntiva fino alle 14.

La risposta dell’amministrazione sta nel progetto sperimentale che prevede un servizio su domanda della famiglia, con l’affidamento delle alunne e degli alunni ad un educatore professionale. "Lo strumento individuato dall’amministrazione comunale – spiega la vicesindaca Chiara Bellini –- va nella doppia direzione di sostenere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, e la valorizzazione della mensa come momento educativo e socializzante. La consapevolezza da cui siamo partiti è quella dei nuovi bisogni delle famiglie, per le quali diventa ormai strutturale la necessità di coniugare gli orari lavorativi con quelli scolastici e di vita. Per questo abbiamo ascoltato le famiglie e, in accordo con la direzione del Circolo didattica, proposto questo primo progetto sperimentale che valuteremo e cercheremo, laddove possibile, di migliorare, sviluppare e allargare". Ora la parola passa alle famiglie. Infatti l’attivazione del servizio è condizionata dalla sua sostenibilità economica. A partecipare economicamente dovranno essere le famiglie, con una soglia minima di 10 partecipanti. In caso invece le domande superassero i posti disponibili, la delibera approvata dalla giunta ha definito una serie di criteri di priorità.

Andrea Oliva