MANUEL SPADAZZI
Cronaca

Il Tour in Emilia-Romagna. Piano straordinario anti buche. Appennino osservato speciale

Regione e Comuni impegnati in un vasto programma di riasfaltatura tra maggio e giugno. Priorità alle strade danneggiate dagli smottamenti dopo l’alluvione. Cassani: "Ce la faremo".

Il Tour in Emilia-Romagna. Piano straordinario anti buche. Appennino osservato speciale

Il Tour in Emilia-Romagna. Piano straordinario anti buche. Appennino osservato speciale

Mancano 88 giorni all’appuntamento con la storia. Meno di tre mesi all’inizio del Tour de France che per la prima volta partirà dall’Italia. Sarà una giornata destinata a entrare negli annali, quella di sabato 29 giugno, con la prima tappa da Firenze a Rimini. Il giorno dopo la seconda tappa, da Cesenatico fino a Bologna con l’iconico arrivo a San Luca, mentre la terza frazione, l’1 luglio, si correrà da Piacenza a Torino. Il 2 luglio, poi, la partenza da Pinerolo per arrivare in Francia. Per l’Emilia Romagna e l’Italia intera sarà una vetrina incredibile: il Tour è l’evento sportivo più seguito nel mondo, dopo le Olimpiadi e i Mondiali di calcio. Per la nostra regione, che ha investito tanto negli ultimi anni nelle piste ciclabili e nel cicloturismo, sarà un’occasione per promuoversi – sempre di più – come terra di ciclismo e sport. E per presentarsi al meglio al grande appuntamento, la Regione e i Comuni hanno varato un importante piano di lavori di manutenzione su alcune delle strade che saranno attraversate dalla Grande Boucle.

Alcuni dei protagonisti più attesi di questa edizione del Tour de France hanno già testato i percorsi delle tappe italiane. Lo ha fatto tre settimane fa Primoz Roglic, il capitano della Bora-Hansgrohe, che spera finalmente di vincere dopo aver perso la corsa – alla penultima tappa – nel 2020, per mano di Tadej Pogacar.

Roglic ha percorso le prime due tappe, la Firenze-Rimini e la Cesenatico-Bologna. Hanno già fatto ricognizioni lungo i percorsi anche Michał Kwiatkowski della Ineos, Remco Evenepoel della Soudal Quick - step e altri corridori. Ma quando, il 29 giugno, il Tour de France prenderà il via da Firenze in direzione Rimini, i ciclisti troveranno strade molto diverse da quelle viste in questi mesi. Perché il piano straordinario di asfaltature e di manutenzione che la Regione e i vari Comuni stanno portando avanti è imponente. Lavori per milioni di euro, alcuni dei quali già portati a termine, anche se la maggior parte degli interventi sarà realizzata tra aprile e maggio.

Sono già partiti, più di una settimana fa, i lavori sull’Appennino forlivese, dov’è stato sistemato il primo tratto della strada provinciale dei Rabbi a Premilcuore, vicino al passo dei Tre Faggi, ai confini con la Toscana. Da qui i corridori arriveranno in Emilia Romagna, dopo una cinquantina di chilometri in terra toscana, durante la prima tappa da Firenze a Rimini. Già spesi per i lavori 350mila euro, ne serviranno altrettanti per il secondo tratto. È solo una parte degli interventi previsti nella provincia di Forlì-Cesena. A Rimini è già stata appaltata la prima tranche di lavori per sistemare varie strade tra Novafeltria (dove i corridori affronteranno la salita del Barbotto), Talamello e San Leo, per un totale di 24 chilometri. Il Comune di Rimini ha già programmato lavori di riasfaltatura "per 3 chilometri di strade – fa il punto l’assessore ai lavori pubblici Mattia Morolli – Interverremo in particolare sui viali Settembrini e Chiabrera e sul lungomare", dove ci sarà l’arrivo della prima tappa. I lavori "costeranno circa 200mila euro – prosegue Morolli – Ci stiamo coordinando con tutti gli uffici competenti e con l’assessorato allo sport". È stata già sistemata la discesa del Monticino a Brisighella, nel Ravennate, che sarà affrontata dai corridori nella seconda tappa, da Cesenatico a Bologna.

Un lavoro puntuale e mirato di sistemazione delle strade, alcune delle quali sono rimaste fortemente danneggiate dall’alluvione del maggio 2023. La Regione ha già stanziato fondi straordinari per il piano di asfaltature e manutenzione. Il tutto coordinato da Giammaria Manghi, capo della segreteria politica della presidenza della Regione e coordinatore del Tour per l’Emilia Romagna. "Complessivamente – spiega Davide Cassani, il presidente di Apt, che di Tour ne ha corsi 9 – le condizioni delle strade che saranno attraversate dalla Grande Boucle sono buone. L’ultima ricognizione da parte degli organizzatori è avvenuta soltanto pochi giorni fa, ed è andata bene. Ci stiamo preparando al meglio al grande evento". Un appuntamento con la storia.