In campo per le famiglie gay. La sindaca Parma: "Sto con loro Continuerò a registrare i figli"

A Santarcangelo due trascrizioni, nel 2019 e nel 2022: "La tutela dei bambini viene prima di tutto. La sentenza della Cassazione non ci fermerà, ma è necessaria quanto prima una legge"

In campo per le famiglie gay  La sindaca Parma: "Sto con loro  Continuerò a registrare i figli"

In campo per le famiglie gay La sindaca Parma: "Sto con loro Continuerò a registrare i figli"

Santarcangelo di Romagna, 24 marzo 2023 – "Se una coppia omosessuale si presentasse da me domani, per la registrazione all’anagrafe della figlia o del figlio nato dalla loro unione, non avrei alcun problema a farlo. A Santarcangelo lo abbiamo già fatto in passato per alcune coppie e continueremo a farlo". Così la sindaca Alice Parma interviene nel dibattito che si è aperto in Italia, dopo la manifestazione a Milano per i diritti delle coppie gay.

Quante coppie omosessuali si sono già rivolte al Comune di Santarcangelo per la registrazione dei figli?

"Seguendo l’esempio di alcune città dell’Emilia Romagna, a partire da Bologna, abbiamo effettuato la registrazione dei bambini nati da coppie omogenitoriali in due occasioni, nel 2019 e poi l’anno scorso. Erano tutte e due coppie formate da donne. Non aggiungo altri particolari, per il rispetto della privacy di queste persone".

Che valore dà alla trascrizione dei figli delle coppie gay?

"Come amministrazione, attraverso questa scelta abbiamo voluto tutelare prima di tutto il valore dell’interesse superiore dei minori, che è sancito sia dall’ordinamento internazionale (Convenzione dei diritti del fanciullo di New York e Convenzione europea dei diritti dei fanciulli), sia dalla Costituzione italiana".

Ma la sentenza della Cassazione, che ha costretto il Comune di Milano a interrompere le trascrizioni dei bambini di coppie omogenitoriali, sottolinea che solo il padre biologico va registrato come genitore.

"Nonostante quella sentenza, riteniamo non siano venute meno le ragioni che hanno condotto a effettuare le trascrizioni già registrate. In ogni caso, nell’ottica di massima trasparenza istituzionale, di fronte a nuove eventuali trascrizioni provvederemo a trasmettere l’atto di nascita alla Procura. Cosa che peraltro abbiamo fatto nei due casi precedenti".

Insomma, lei va avanti...

"Sì. Perché il diritto non è tutelare qualcuno a discapito di qualcun altro: è la capacità di tenere insieme i diritti di tutti a prescindere da situazioni specifiche. Ritengo inaccettabile che debbano essere i Comuni, a macchia di leopardo, a decidere su questioni così importanti. Mi associo allora agli altri sindaci del Riminese che, al pari dei colleghi di Milano e Bologna, chiedono che sia il Parlamento ad approvare una legge, in grado di garantire in egual misura i diritti di tutti i bambini e le bambine".

ma.spa.