Incubo finito per i 50 sfollati di Novafeltria "Non c’è più pericolo, possono tornare a casa"

La situazione in Valmarecchia a oltre una settimana dall’alluvione: a Pennabilli ci sono ancora famiglie isolate

Incubo finito per i 50 sfollati di Novafeltria  "Non c’è più pericolo, possono tornare a casa"

Incubo finito per i 50 sfollati di Novafeltria "Non c’è più pericolo, possono tornare a casa"

Fine dell’evacuazione. I 50 sfollati da Ca’ Giovannino, località nel comune di Novafeltria, vedono la luce in fondo al tunnel dopo quasi una settimana passata lontano dalle proprie case. "Ho revocato l’ordinanza di evacuazione – spiega il sindaco Stefano Zanchini – Ieri il geologo incaricato ha firmato il certificato di finito pericolo. Una ditta ha lavorato posizionando un tubo che non farà aumentare il livello del lago in caso di pioggia, terminata la posa – conclude Zanchini – non c’è più pericolo e da ieri sera le persone sono potute rientrare a casa". A Pennabilli intanto perdura, tuttavia, l’isolamento della famiglia Carlini dopo la bomba d’acqua che martedì scorso si è abbattuta sull’alta Valmarecchia. Le piogge hanno ingrossato nuovamente il torrente isolando l’abitazione dei Carlini dall’unica strada transitabile. "Riusciamo a passare solo a piedi, in macchina è troppo pericoloso, oggi alcuni operatori comunali sono venuti per riempire il fosso riversando dei sassi – spiega Marco Carlini – Aspettiamo con ansia il sopralluogo da parte di un ingegnere idraulico dell’autorità di bacino". A Sant’Agata Feltria gli abitanti sembrano poter tirare un sospiro di sollievo. Nonostante i danni ingenti, 67 frane attive, 5 persone ancora evacuate e un’altra frana "importante", scoperta proprio ieri mattina a Ugrigno. "Abbiamo liberato la strada per Rosciano e 13 persone residenti non sono più isolate", dice il sindaco Goffredo Polidori. Che comincia a vedere la luce in fondo al tunnel: "Sono più sereno rispetto ai giorni scorsi – ammette – in certe località le ambulanze non arrivavano più, creando un pericolo per la cittadinanza". Polidori poi pone l’accento "su un tema che non è affatto secondario". "Per molte persone – osserva il sindaco – gli animali rappresentano quasi una parte di loro stessi, evacuarli dalle campagne significa portar loro via l’anima. Mi batto per evitare queste soluzioni estreme".

Andrea G. Cammarata