Incubo in famiglia. Moglie cardiopatica picchiata dal marito. Terzo arresto in tre anni

L’uomo, un 64enne moldavo, era già finito in manette nel 2020 e 2022. Tornato in libertà era stato sempre riaccolto a casa dalla compagna. Ora è stato trasferito in carcere a seguito dell’ennesima denuncia.

Incubo in famiglia. Moglie cardiopatica picchiata dal marito. Terzo arresto in tre anni

Incubo in famiglia. Moglie cardiopatica picchiata dal marito. Terzo arresto in tre anni

Dentro e fuori dal carcere. E’ questo il riassunto degli ultimi tre anni di un cittadino moldavo di 64 anni, residente a Rimini, accusato ancora una volta di maltrattamenti in famiglia, per le continue vessazioni che l’uomo avrebbe inflitto alla compagna, una connazionale di 54 anni e madre di due figli, ripetendo una condotta a lui attribuita dal 2020, anno del primo arresto. E proprio l’altra sera i carabinieri di Rimini hanno notificato all’uomo un nuovo aggravamento di misura – il 64enne era sottoposto all’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria – con conseguente trasferimento in carcere, così come disposto dal gip Raffaella Ceccarelli su richiesta del sostituto procuratore Davide Ercolani.

Un aggravamento che arriva a seguito dell’ennesima denuncia a suo carico presentata il 27 novembre da parte della mogli. La donna infatti ha raccontato ai carabinieri gli ultimi anni di sofferenza vissuti tra le mura domestiche, senza un attimo di serenità nemmeno quando il marito si trovava in carcere a seguito dei due precedenti arresti, minacciandola di assoldare un killer per farla uccidere. Nella denuncia la 54enne ha infatti raccontato di trent’anni di matrimonio vissuti a partire dal 2018 tra le botte e gli insulti divenuti ormai all’ordine del giorno da parte dell’indagato. Il 64enne moldavo, con cui la donna ha avuto due figli, secondo le accuse a suo carico sarebbe stato dipendente dall’uso di sostanze alcoliche, tanto che in più d’una occasione la moglie aveva dovuto richiedere l’assistenza dei medici per il marito.

Una escalation di violenza domestica culminata poi nel 2020, quando la vittima dei presunti maltrattamenti presentò la prima denuncia a carico del marito, poi ritirata nella speranza che il marito, dopo essere stato arrestato una prima volta per le violenze, si decidesse a cambiare il proprio atteggiamento. Proprio in funzione della prima denuncia ritirata, il primo procedimento del 2020 era stato subito archiviato. Ma le ombre familiari sono presto tornate ad allungarsi sulla 54enne, che nel 2022 è tornata in Pronto soccorso poiché rimasta ferita a seguito di una nuova aggressione da parte del marito 64enne, che le aveva lasciato diversi segni delle botte ricevute. Colpi che la donna aveva ricevuto anche in pieno petto e ritenuti ancor più pericolosi in relazione al fatto che la vittima sia cardiopatica e portatrice di pacemaker.

Per quell’episodio, il 64enne era stato così arrestato una seconda volta in estate, prima di tornare a casa lo scorso novembre per la misura cautelare dell’obbligo di firma. Non abbastanza per frenare la violenza del 64enne, che proprio pochi giorni fa è tornato ad aggredire e maltrattare la moglie, la quale ha sporto una nuova denuncia a cui è seguito il trasferimento in carcere del 64enne. La vittima avrebbe più volte rifiutato il collocamento in una casa protetta per sé e i figli per non dover abbandonare la propria abitazione, per cui ha lavorato tanto negli anni.