Intelligenza artificiale, bene o male?

Il problema più importante è legato all’etica e al riconoscimento dell’utilità e le limitazioni agli umani.

IA sembra la sigla dei servizi segreti. O forse lo è davvero? L’intelligenza artificiale di fatto simula il pensiero umano. Scienziati e filosofi litigano per far emergere la propria verità sui limiti e sulle opportunità. Ma qual è la verità? Gli scienziati dicono che i robot sono stati creati per percepire e per risolvere problemi, agendo verso un obiettivo specifico. L’IA ha un linguaggio fatto di algoritmi, svolge diversi compiti, elabora informazioni a velocità sorprendenti con una precisione molto elevata. Ma questo è un bene o un male? Uno dei rischi è perdere un numero indefinito di posti di lavoro. L’IA può, infatti, automatizzare lavori che prima erano eseguiti da impiegati umani. Ma forse il problema più importante è l’etica. Ma che cos’è l’etica? L’etica significa riconoscere il bene e il male. E in questa nuova scoperta è difficile capire cosa può aiutarci e cosa può distruggerci. Lasciare fare tutto alle macchine o ai robot è sicuramente allettante. Ma il nostro cervello e le nostre capacità che fine faranno? Davvero vogliamo un mondo di macchine mentre noi limitiamo la possibilità di lavorare, di pensare o di divertirci? La risposta al prossimo futuro.

Nicolò Bufi II F