MARIO GRADARA
Cronaca

La battaglia sui ristori "La nostra provincia ha subito danni pesanti Vanno risarciti tutti"

Vertice tra i sindaci del Riminese e l’assessore regionale Paolo Calvano. Jamil Sadegholvaad : "Noi meno colpiti rispetto ad altri territori,. ma va riconosciuto quanto spetta a Comuni, famiglie, imprese".

La battaglia sui ristori  "La nostra provincia  ha subito danni pesanti  Vanno risarciti tutti"

La battaglia sui ristori "La nostra provincia ha subito danni pesanti Vanno risarciti tutti"

di Mario Gradara

"Non ci saranno assalti alla diligente. Non pretendiamo niente di più di quel che abbiamo perduto. Ma chiediamo che vengano riconosciuti tutti i danni provocati dall’alluvione. Che sono molto inferiori a quelli subiti dalle province di Forlì-Cesena e Ravenna, ma comunque pesanti". A dirlo a chiare lettere è stato il il sindaco di Rimini e presidente della Provincia Jamil Sadegholvaad all’assessore regionale al bilancio Paolo Calvano, venuto qui ieri per fare il punto sui danni causati dal maltempo nel Riminese. "Chiediamo che vengano considerati i danni materiali subiti dal nostro territorio, – prosegue Sadegholvaad – sia a causa di frane e dissesti idrogeologico, sia i danni ai privati e quelli segnalati dai vari comuni". Finora solo 5 comuni del Riminese (l’abbiamo riportato ieri) sono stati inseriti tra quelli che beneficeranno del ’decreto alluvioni’, il primo pacchetto di misure varato dal governo: Montescudo, Novafeltria, San Leo, Casteldelci, Sant’Agata. Se ne aggiungeranno altri. Ma (probabilmente) non tutti, come si sperava fino all’altro ieri.

"I sindaci hanno palesato varie situazioni fortemente compromesse – spiega Calvano – , frane specialmente. Va fatto il punto di tutte le situazioni, una conta dei danni documentata affinché tutti i territori che hanno subito danni siano tenuti in considerazione". Calvano spiega che "quel primo elenco dei comuni non è l’unico. E non è detto che tutto si esaurisca in questo decreto". L’assessore precisa che quello di ieri era un primo incontro, nel quale sono stati invitati i sindaci a produrre documentazione puntuale dei danni subiti, che sarà vagliata nei confronti successivi. "Se per la ricostruzione per i danni ai privati – prosegue - potrebbe essere ottimale la scelta del credito d’imposta, per la parte pubblica, trattandosi di ripristinare le infrastrutture, servono ingenti fondi statali. E la Regione farà la sua parte". Calvano si farà portavoce delle istanze dei comuni del Riminese dando appuntamento all’imminente comitato istituzionale della Regione. Per fare una ricognizione il più precisa possibile c’è chi, come il sindaco di Novafeltria ha arruolato i droni: "Stiamo facendo la conta dei danni – spiega Stefano Zanchini – con il nostro ufficio tecnico, documentandoli con immagini riprese daii droni. Di certo abbiamo oltre 15 frane e varie strade ancora chiuse. Non basterà un milione per il ripristino di tutto". "Stiamo contando i danni, servono soldi subito e zero burocrazia – dice Fabiano Tonielli, il primo cittadino di Casteldelci – e ultimare i lavori entro settembre. I 60 residenti di Villa di Fragheto non possono affrontare il prossimo inverno così". "Chiediamo che i cittadini con case danneggiate possano accedere ai rimborsi – dice Alice Parma, sindaco di Santarcangelo – e così le aziende, soprattutto le attività agricole". Manca ancora la conta precisa dei danni. La prima stima, consegnata dalla Regione ai ministri Salvini e Piantedosi, parla di 14 milioni almeno per i primi interventi alla viabilità e sulle frane. Una cifra destinata a salire di molto, vista che per la sola Casteldelci – a stime ancora in corso – si è già arrivati a 3 milioni di danni accertati.