La giornata della legalità a scuola. Canti e balli per rompere il silenzio

I 450 studenti di Viserba hanno confezionato dei fiori simbolo da regalare ai negozi della zona

La giornata della legalità a scuola. Canti e balli per rompere il silenzio

La giornata della legalità a scuola. Canti e balli per rompere il silenzio

Tanti colori, canzoni e balli di bambini per la giornata della legalità celebrata ieri mattina a Viserba, dove si è creata un’atmosfera gioiosa, e allo stesso tempo commovente, che ha contagiato tutti coloro che hanno partecipato. Un momento che è coinciso col 32esimo anniversario della strage di Capaci in cui perse la vita Giovanni Falcone insieme alla moglie Francesca Morvillo e agli agenti della scorta. "Siamo capaci di ricominciare, di guardare in alto, di dire no!". I 450 alunni della scuola primaria ‘Flavia Casadei’ di Viserba lo hanno cantato in coro e a squarciagola, affinché tutti sentissero. E lo hanno ripetuto più volte: prima nel cortile della scuola, poi in piazza Pascoli, dove, ad attenderli, c’erano i rappresentanti dell’Osservatorio sulla legalità e l’assessore Francesco Bragagni. "Rompiamo il silenzio per riprenderci il cielo", questo il messaggio che i ragazzi hanno fatto proprio seguendo il progetto sulla legalità ‘Il cielo è di tutti’, trattato durante l’anno scolastico e declinato in tutte le classi con un’attenzione particolare al libro della scrittrice riminese Marianna Balducci ‘L’ammiraglio si è preso il cielo’. L’autrice, sommersa dalle tante domande dei piccoli, li ha ringraziati citando Gianni Rodari e dicendo che ‘le storie sono capaci di cambiare il mondo’. "È la prima volta che il Comune di Rimini celebra la giornata della legalità in una scuola elementare. – ha detto l’assessore Bragagni –. Con questa marcia i bambini non solo hanno ricordato le vittime della strage di Capaci, ma hanno dimostrato anche come il loro impegno e la loro voce possano contribuire a costruire una società più giusta e solidale. Su di loro possiamo riporre la speranza per un futuro con una cultura diversa, che rigetta l’omertà, l’indifferenza e la mentalità mafiosa". L’evento ha coinvolto anche i negozi, dove i ragazzi hanno lasciato i fiori della legalità fatti da loro stessi e da mettere a disposizione dei clienti.

Maria Cristina Muccioli