L’allarme di Assoconsumatori: "Affitti e mutui ormai insostenibili"

Non ha migliorato la situazione il recente decreto del governo: "Molte domande non sono andate a buon fine"

L’allarme di Assoconsumatori: "Affitti e mutui ormai insostenibili"

L’allarme di Assoconsumatori: "Affitti e mutui ormai insostenibili"

"Cresce il rischio che tante persione siano condannate a rimanere senza casa". A lanciare nuovamente l’allarme è l’Unione consumatori sammarinesi. "Un tema che tocca corde sensibili", spiegano dall’assoconsumatori che negli ultimi anni ha monitorato attentamente la situazione sammarinese, sempre in contatto con la segreteria di Stato al Turismo che ha la delega all’Edilizia sociale. "Da un lato è sacrosanto, a fronte di necessità sempre crescenti – dicono da Ucs – controllare che chi beneficia di determinati diritti abbia effettivamente i requisiti contemplati dalla legge, dall’altro urge una norma più evoluta e al passo con i tempi. Ci sono per esempio tante persone malate o disabili con difficoltà molto maggiori rispetto ad altri per le quali non è giusto tener conto del solo requisito economico. Non c’è ingiustizia più grave che fare le parti uguali tra diversi". E in ogni caso, così come Unione consumatori sammarinese ha fatto notare in molteplici incontri, "anche il solo requisito economico d’accesso a distanza di quasi 30 anni deve, anzi doveva essere adeguato perlomeno al costo della vita". Ucs mette sotto la lente i numeri diffusi, appena qualche giorno fa, dalla segreteria di Stato al Turismo.

"Apprendiamo che dal 2020 le richieste per le case popolari – ricordano – sono addirittura triplicate e oggi a fronte di 64 convenzioni attive, sono ben 55 le famiglie in attesa di una risposta. Il caro affitti come si vede rischia di avere conseguenze drammatiche e di far precipitare tante persone sotto la soglia di povertà". Per non parlare dei mutui con il recente decreto messo in campo dal governo che fa storcere il naso all’assoconsumatori. "Perché non va meglio purtroppo con i mutui le cui rate sono aumentate in maniera esponenziale – sottolineano – per cui in troppi non stanno riuscendo a pagarle. Il decreto che doveva mitigare le rate dei mutui è stato ratificato lo scorso 19 marzo, ma per presentare la domanda c’era tempo soltanto fino al 31 marzo". Troppo poco secondo Ucs. "Come era prevedibile in tanti non sono riusciti ad aderire purtroppo – spiegano – Avevamo chiesto di prorogare tale scadenza, ma le problematiche della gente comune probabilmente per qualcuno, non hanno lo stesso rilievo dei grandi correntisti. La maggior parte delle domande presentate dalla cittadinanza non sono andate a buon fine. Per due i motivi principali: tempistiche ristrette e poca chiarezza".