Le buone azioni del vescovo "Luci spente e acqua riciclata"

I dodici consigli di monsignor Anselmi nella giornata di preghiera per la cura del Creato

Le buone azioni del vescovo  "Luci spente e acqua riciclata"

Le buone azioni del vescovo "Luci spente e acqua riciclata"

"Dodici piccole azioni e gesti da vivere in comunione". Il vescovo Nicolò Anselmi, con una lettera inviata alla comunità in occasione della Giornata di preghiera per la cura del creato, indica ai fedeli una lista di piccoli accorgimenti da prendere nella vita quotidiana, iniziando con lo spegnere le luci di casa e minimizzare il consumo di acqua chiudendo i rubinetti quando non serve. "Mentre ci stiamo insaponando sotto la doccia o lavando i denti – sottolinea monsignor Anselmi – non è necessario che scorra l’acqua". Importante, poi, "recuperare l’acqua dei piatti e quella del lavaggio per abbeverare le piante. Non utilizzare piatti e bicchieri di plastica. Cucinare solo quello che si riesce a mangiare e non lasciare cibo nel piatto". Più attenzione anche ai trasporti: "utilizzare macchine e moto il meno possibile, e le bici elettriche solo quando è indispensabile, usare i mezzi di trasporto comune". Infine, seguono i suggerimenti per ulteriori buone pratiche in ambito domestico, come la raccolta differenziata dei rifiuti e il riciclo degli oggetti, fino al consiglio di "minimizzare" l’uso degli elettrodomestici, dei condizionatori e dei ventilatori. Da evitare anche il consumo della carta, preferendo in luogo le "applicazioni digitali".

E affronta temi importanti come l’ambiente, le migrazioni e la fraternità, ma anche gli aiuti ai popoli afflitti da situazioni di grave povertà e l’amicizia. La missiva vescovile arriva, appunto, in occasione della Giornata di preghiera per la cura del creato, che si è aperta oggi e terminerà il 4 ottobre. Anselmi nella prima parte della missiva rilancia le parole di Papa Francesco alla Gmg di Lisbona e cita il discorso "coraggioso" del presidente Mattarella durante il Meeting. "La guerra in corso tra Russia e Ucraina – scrive il vescovo – rende questo tempo particolarmente triste. Notizie di alluvioni, scioglimento di ghiacciai e innalzamento della temperatura sono quotidiane". La mancanza di rispetto per il creato – aggiunge – "crea problemi per le popolazioni più deboli". E continua: "migrazioni, siccità, guerra, terrorismo, malnutrizione sono realtà fra loro strettamente connesse". Anselmi cita anche l’incontro con un ragazzo nigeriano, capace di scaturire nel vescovo un "interessamento" per la siccità nel Ciad.

Andrea G. Cammarata