L’ex chef: "Stop a stipendi da fame. I lavoratori ci sono, basta pagarli..."

Michael Babino ha aperto un’agenzia che recluta il personale per bar, ristoranti e alberghi

L’ex chef: "Stop a stipendi da fame. I lavoratori ci sono, basta pagarli..."

L’ex chef: "Stop a stipendi da fame. I lavoratori ci sono, basta pagarli..."

Ha fatto lo chef per oltre 20 anni ("ho iniziato a lavorare che ne avevo 14"). E da alcuni mesi Michael Babino, riminese, 36 anni, ha deciso di mettersi in proprio e aprire una sua agenzia per aiutare ristoranti, hotel, bar "e tutte le attività che fanno ristorazione" a trovare personale. Le cose "stanno andando molto bene – assicura lui – E le attività con cui lavoriamo sono molto soddisfatte".

Come avviene il servizio svolto dall’agenzia?

"In pratica noi cerchiamo di far incontrare la domanda con l’offerta. Abbiamo un lungo elenco di attività in cerca di personale, sia per la stagione che annuale, e proponiamo i posti ai lavoratori in cerca di un impiego, dopo gli opportuni colloqui con loro e spesso anche un periodo di formazione. Siamo partiti da inizio anno, ma abbiamo già ’risolto’ il problema personale di tante attività del Riminese".

Quanti lavoratori hanno trovato posto grazie all’agenzia?

"Circa 500 persone. Tra loro ci sono molti cuochi, ma anche baristi, camerieri e cameriere di sala ai piani e altre figure".

Le attività che più spesso si rivolgono all’agenzia?

"Abbiamo di tutto. Da bar e ristoranti di spiaggia ad altri locali, fino agli alberghi di ogni categoria. Abbiamo trovato alcun figure anche per hotel a quattro e a cinque stelle. Lavoriamo soprattutto con attività del Riminese".

Eppure le associazioni di categoria e tanti imprenditori della nostra zona continuano a dire che trovare personale è diventato sempre più difficile.

"Ho fatto il cuoco come dipendente per molti anni e per esperienza dico che sì, un problema con gli stagionali c’è, ma c’è alla base anche un peccato originale da parte delle stesse aziende del turismo".

Quale sarebbe questo peccato originale?

"Per trovare personale qualificato è necessario offrire ai lavoratori condizioni di lavoro e stipendi adeguati".

Secondo lei chi non trova personale non ci riesce perché paga troppo poco?

"Sì, secondo me in molti casi il problema è proprio quello... Ecco perché, con le aziende che si rivolgono a noi, mettiamo subito in chiaro questo aspetto".

Vale anche per i più giovani?

"Soprattutto per i più giovani. Io ho visto tanti ragazzi bravi usciti dagli istituti alberghieri ’bruciarsi’ alla prima stagione, e decidere di fare altro. La scuola li aveva formati, ma non erano pronti per il lavoro. Difficoltà che ho incontrato anche io. Se ho continuato a lavorare lo devo a Massimo Corvino, uno degli insegnanti dell’alberghiero Savioli di Riccione, e allo chef Guido Bonaiuto, fondamentale nella mia crescita. Ecco perché con l’aenzia facciamo formazione ai lavoratori. Un percorso che facciamo anche al Kaos, il nuovo ristorante (è l’ex Borghetto) che aprirò a maggio".