Ligabue torna a Rimini: notte rock per 5mila

Il musicista di Correggio domani in concerto allo Stadium, nella città dove vent’anni fa ha girato il film ‘Da zero a dieci’

Ligabue torna a Rimini: notte rock per 5mila

Ligabue torna a Rimini: notte rock per 5mila

Chissà se Rimini è una Canzone senza tempo per Luciano Ligabue. Chissà se tornando a suonare nella città che 20 anni fa ha fatto da cornice al suo splendido film Da zero a dieci, girato proprio qui, tra le sue vie, le sue spiagge e sul terrazzo dell’hotel Ambra, ritroverà qualche comparsa: può essere proprio Rimini la città giusta per una canzone senza tempo. Perché il Liga ama Rimini e quando domani (alle 21) porterà il suo ‘Indooor Tour’, prodotto e organizzato da Friends&Partners e Riservarossa, all’Rds Stadium, siamo sicuri che si emozionerà ancora nell’incontrare gli occhi dei suoi fan. I presupposti per un evento straordinario ci sono tutti: una scaletta diversa per ogni tappa di questo tour sold out, le hit più amate dal pubblico e il nuovo album Dedicato a noi in testa alla classifica e lui, con il suo rock nostrano e sincero a cantare e suonare, accompagnato da Fede Poggipollini (chitarra), Niccolò Bossini (chitarra), Max Cottafavi (chitarra), Luciano Luisi (tastiere), Ivano Zanotti (batteria) e Davide Pezzin (basso).

Per il suo ritorno con Dedicato a noi il Liga racconta: "L’inizio di questo decennio è il peggiore che si ricordi da chi ha la mia età (63 anni). Alla pandemia, alla guerra in Ucraina, agli effetti sempre più disastrosi del cambiamento climatico, si è aggiunta un’estate di terribile cronaca nera. Ci sarebbe altro da aggiungere a questo drammatico elenco, ma mi fermo cercando piuttosto di sottolineare una delle sue conseguenze: viviamo una maggiore fragilità sociale. Come ci si comporta quando aumentano le paure, gli egoismi, le tensioni reciproche e si perdono dei punti di riferimento? Immagino che le risposte possano essere diverse per ognuno, ma in Dedicato a noi ho provato a raccontare dove sto cercando le mie. Stringendomi sempre di più a chi ho vicino, affidandomi alla memoria (ma cercando di non indulgere troppo in facili nostalgie), accendendo di nuovo (e comunque, diciamolo, testardamente) un senso di speranza e di appartenenza. Il bisogno di far parte di qualcosa, magari ancora di quel noi. Quel noi che voglio pensare abbia in comune lo stesso insieme di valori, speranze, dubbi e convinzioni".

E alla domanda ‘Ha ancora senso scrivere e pubblicare un album?’, la sua risposta è sì. "Da quando, più di trent’anni fa, ho avuto la fortuna di potere scrivere e pubblicare il mio primo, non riesco a farne a meno e anche se resto un appassionatissimo tifoso della ‘canzone a sé’, è attraverso la completezza di un album che sento di riuscire a esprimere quello che voglio e devo in un quadro d’insieme".

Tanto affetto attende il rocker di Correggio, più di 5mila i biglietti venduti per un Ligabue che è tornato a suonare nei palazzetti e che a questo proposito dice: "Tornare a suonare, avere davanti tante date e tante facce, mi fa stare bene. La mia vera e propria vacanza è suonare in tour, la risposta della gente è molto selvatica". E per la scaletta cambiata ad ogni tappa aggiunge: "È un po’ voler offrire il gusto della sorpresa, e la mia intenzione è vedere lo stupore sugli occhi di chi viene ad ascoltare il concerto e vivere la sorpresa insieme a loro".

Rosalba Corti