Lo salvano da una rara tachicardia: "Primo intervento fatto a Rimini"

Il paziente aveva subito vari infarti: durante l’operazione innestata una pompa ventricolare per aiutare il cuore

L’intervento chirurgico era delicatissimo. E la percentuale di rischio per il paziente, che ha subito vari infarti e soffre di gravi aritimie, era molto elevata. Ma il reparto di cardiologia di Rimini è riuscito a eseguire l’operazione e a salvargli la vita, grazie a un’innovativa tecnica e all’uso di una pompa ventricolare che ha aiutato il cuore del paziente. Per l’ospedale ’Infermi’ si è trattato del primo intervento di questo genere, che normalmente in Italia viene eseguito nei grandi centri specializzati. L’operazione è avvenuta alcune settimane fa: si è voluto attendere il decorso post-operatorio per renderla nota. L’intervento è stato fatto su un paziente ricoverato a Rimini per i gravi problemi cardiaci dovuti a pregressi infarti e con numerosi episodi di aritmia maligna. "È stato sottoposto – spiega il primario di cardiologia Filippo Ottani – a una procedura di ablazione di tachicardia ventricolare". Per proteggere il cuore del paziente "gli è stato impiantato un dispositivo temporaneo: una pompa ventricolare in grado di aiutare il cuore e rendere possibile e sicura l’ablazione". L’esperienza dell’équipe di aritmologia di Rimini, composta da Nicola Trevisi e Davide Saporito, la collaborazione dei cardiologi emodinamisti Caterina Cavazza e Federica Baldazzi, e il lavoro del team di anestesia e rianimazione diretto da Emiliano Gamberini, "ci hanno così permesso di portare a termine con successo e in sicurezza l’ablazione dell’aritmia maligna. Al termine il sistema di assistenza al cuore è stato rimosso senza complicazioni. E ora il paziente sta bene", spiega ancora Ottani. Che fa notare come "gli interventi di questo tipo siano generalmente appannaggio di pochi centri di altissimo livello in Italia". Il lavoro di squadra e l’esperienza maturata nel campo da Trevisi hanno permesso di effettuare l’intervento a Rimini. L’operazione, per Ottani, dimostra "l’esperienza maturata dalla cardiologia di Rimini nella gestione dei pazienti cardiologici complessi".

Manuel Spadazzi