PAOLO GUIDUCCI
Cronaca

Lucio Corsi, talento sbocciato in Valmarecchia. Partecipò al Verucchio festival: "Adoro Graziani"

C’è chi lo paragona a Renato Zero. Indubbiamente Lucio Corsi è stato tra i protagonisti di Sanremo che più ha...

Lucio Corsi con la sua chitarra

Lucio Corsi con la sua chitarra

C’è chi lo paragona a Renato Zero. Indubbiamente Lucio Corsi è stato tra i protagonisti di Sanremo che più ha catturato l’interesse del pubblico. Il cantautore toscano non ha mai fatto mistero delle sue influenze e in particolare del suo debito verso il cantautore che ha fatto di Novafeltria la sua città elettiva: Ivan Graziani, che ad ottobre avrebbe compiuto 80 anni. "Ho scoperto Graziani da bambino, grazie a mio padre – ha ammesso Corsi – Quella voce mi è entrata nel cuore e non se n’è più andata. Lo adoro". L’influenza di Graziani nella sua musica è evidente. "Le canzoni di Ivan, tutte le canzoni, vorrei averle scritte io – dice candidamente – Ma sono felice che le abbia scritte lui, perché è bellissimo sentirlo cantare, scoprire cosa aveva nella testa". Quando ancora non era così famoso, il 28 luglio 2021 Corsi è stato protagonista di un concerto al Verucchio Festival. Aveva appena pubblicato l’album Cosa faremo da grandi. Durante la finale all’Ariston l’artista 31enne ha imbracciato una chitarra Wandré, strumento leggendario realizzato dal liutaio Antonio Pioli detto Wandré, originario di Reggio Emilia, la cui utopistica fabbrica ha collaborato con il giovane Bob Dylan e Frank Zappa. Il membro del collettivo ‘Partigiani di Wandré’ Marco Ballestri aveva incontrato Lucio Corsi durante l’edizione 2023 del festival Maledette Malelingue di Novafeltria dedicata a Ivan Graziani. Incontro galeotto, come ha ricordato Ballestri alla Bgr di Rai 3. "Lucio – ha raccontato – è rimasto incantato dalle nostre chitarre. E grazie all’amicizia nata a Novafeltria, siamo rimasti in contatto".