L’ultimo saluto a Pierina. Folla, dolore e lacrime al funerale. Ma l’omicidio resta un rebus

Tra i presenti alla cerimonia anche il figlio Giuliano, dimesso dalla clinica dopo l’incidente oltre agli agenti della polizia di Stato in borghese. L’ex infermiera sepolta a Sogliano.

L’ultimo saluto a  Pierina. Folla, dolore e  lacrime al funerale. Ma  l’omicidio resta un rebus

L’ultimo saluto a Pierina. Folla, dolore e lacrime al funerale. Ma l’omicidio resta un rebus

Una cerimonia composta e sobria per l’ultimo saluto a Pierina Paganelli. Dietro gli occhi umidi delle tante persone che ieri hanno riempito la sala del Regno di Bellariva, dietro la commozione dei familiari stretti in un abbraccio dalla comunità dei Testimoni di Geova, impossibile però non avvertire le tensioni irrisolte che il brutale omicidio della 78enne si porta con sé. Un funerale ‘blindato’, con i giornalisti rimasti fuori dall’edificio di via Rosmini in cui si è svolto il rito durato nel complesso un’ora e mezza, e diversi agenti della polizia di Stato e della squadra mobile in borghese sparpagliati tra la folla.

Sono arrivati alla spicciolata, i parenti dell’ex infermiera 78enne che in via Del Ciclamino, dove abitava, tutti ricordano come "una donna solare, energia, generosa, una che non aveva nemici". C’erano i tre figli: Chiara, Giacomo e Giuliano. Il più emozionato di tutti era proprio quest’ultimo. Per il funerale è stato appositamente dimesso dalla clinica Sol et Salus di Torre Pedrera, dove sta seguendo un percorso di riabilitazione a seguito dei traumi riportati nell’incidente dalla dinamica mai del tutto chiarita avvenuto il 7 maggio in via Coriano, mentre in bici si stava recando al lavoro. Il suo rientro a casa, nell’appartamento al civico 31 sito proprio di fronte a quello della madre, sarebbe dovuto avvenire il 4 maggio. "Pierina era così felice di poterlo riabbracciare - confida un’amica, tra un singhiozzo e l’altro - non faceva altro che ripetere: che bello, domani potrò finalmente coccolare il mio Giuliano. Lo ha detto anche quella sera, proprio qui nella sala del Regno, prima di fare rientro a casa, prima che le capitasse una cosa tanto orribile". Presente alla cerimonia anche Manuela Bianchi, la nuora della vittima. Ha lasciato via Rosmini prima dell’uscita della salma per il successivo trasferimento nel cimitero di Montegelli, a Sogliano, lì dove Pierina era nata. Non era presente il fratello di Manuela, Loris. La cerimonia, tramessa anche in streaming, è cominciata con un’orazione, seguita dalla lettura di passi biblici. Dentro la sala, e fuori nel piccolo piazzale, erano assiepate decine e decine di persone, tra amici, conoscenti e appartenenti alla comunità dei Testimoni di Geova. "E’ come se avessimo perso un pezzo del nostro cuore - hanno ribadito i partecipanti alla funzione -. Pierina era una persona splendida, faceva parte della nostra organizzazione da tantissimo tempo e si era sempre adoperata per gli altri". "Io la conoscevo bene e non riesco ancora a capacitarmi di quello che è successo - dice un amico della vittima, fuori dalla sala del Regno -. Di una cosa però sono sicuro: non si tratta di odio religioso. Sulla nostra comunità ci sono molti pregiudizi. Ma chi ci conosce davvero, sa quanto bene volessimo a Pierina".

Lorenzo Muccioli