Malattie professionali. Il lavoro? È stressante

Oltre l’11% delle patologie denunciate riguarda il sistema nervoso. In provincia registrati 1.327 infortuni, la maggior parte nel turismo.

Malattie professionali. Il lavoro? È  stressante

Malattie professionali. Il lavoro? È stressante

Il lavoro è stressante tanto da determinare un crollo nervoso per una cinquantina di dipendenti. Una delle principali cause di malattia professionale, denunciate nel 2023 nella provincia riminese, riguarda le malattie del sistema nervoso. A presentare i dati è la Cgil, analizzando infortuni e malattie professionali per l’anno appena terminato. Gli incidenti mortali nel 2023 sono stati 3 in tutta la provincia, la metà rispetto all’anno precedente. Non sorprende, invece, il fatto che il numero maggiore di infortuni si riscontri nei settori delle costruzioni (379), del turismo (507) e del commercio (378), della sanità e dell’assistenza sociale. In quest’ultimo ambito, in modo particolare si assiste a un aumento delle denunce che passano da 300 a 363. Il totale degli infortuni nel 2023 ha raggiunto i 1.327 casi.

Passando alle malattie professionali il calo rispetto all’anno precedente è del 2,1%, ma questo secondo la Cgil non è detto che sia un buon segnale. Infatti il sindacato pone due questioni. La prima è l’aumento degli ammortizzatori sociali e la seconda è la precarietà del lavoro. In altre parole per il sindacato il rischio di perdere il lavoro potrebbe condizionare la denuncia della malattia professionale.

Le patologie del sistema nervoso diventano malattie professionali nell’11,4% dei casi. Una incidenza alta, superiore a quella dell’orecchio e dell’apofisi mastoidea (8,4%), ma sensibilmente inferiore a quella che rimane la prima causa di malattia professionale: quella riguardante il sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo, con 310 casi e il 72,3% sul totale. Le cause di tumori provocati dall’attività lavorativa ha visto nel 2023 denunciati 11 casi (2,6%). Mentre si è verificato un caso di disturbo psichico e comportamentale. In otto casi ci si è trovati davanti a una malattia del sistema respiratorio. La maggior parte delle malattie professionali si riscontrano nel settore dell’industria e servizi con 296 casi (erano 313 nel 2022). Segue il settore dell’agricoltura con 126 denunce. Il quadro offerto dalla statistica spinge i sindacati a chiedere il coinvolgimento del sistema sanitario. "Disporre di dati provinciali su prescrizioni e limitazioni previste dai medici competenti, con riferimento alle mansioni svolte sui diversi luoghi di lavoro, consentirebbe di analizzare cause ed effetti del fenomeno".

Andrea Oliva