Massacra di botte la ex. Stalker violento nei guai

Chiesto il processo per il 42enne che non aveva accettato la fine della relazione

Massacra di botte la ex. Stalker violento nei guai

Massacra di botte la ex. Stalker violento nei guai

Non avrebbe accettato la fine della relazione sentimentale, che aveva intrattuenuto con una donna ucraina di 51 anni, il connazionale 42enne per cui al termine delle indagini a suo carico per atti persecutori e lesioni personali aggravate è arrivata la richiesta di rinvio a giudizio da parte del sostituto procuratore Luca Bertuzzi, il quale ha coordinato i carabinieri nel fare luce sulle diverse persecuzioni che l’indagato avrebbe messo in atto nei confronti della ex compagna. L’uomo infatti è accusato di essersi, a partire dal gennaio 2022 e a seguito appunto della separazione tra i due, più volte presentato sotto la casa della vittima, intrufolandosi dalla finestra e facendo uso della casa della donna come se fosse di sua proprietà, chiedendole più volte cibo, denaro e riparo per la notte che la ex compagna gli concedeva per timore di ritorsioni. In più d’una occasione infatti l’indagato si sarebbe presentato su tutte le furie sotto casa per entrare e, al rifiuto di lei, iniziato a scaraventare oggetti – tra cui una sedia di plastica – contro la finestra di casa della donna.

Non solo. Nei confronti della connazionale il 42enne si sarebbe anche spesso rivolto con minacce, oltre a schiaffeggiarla e tempestarla di chiamate per cui, non ricevendo risposta, l’ucraino è poi arrivato anche a colpire ripetutamente la donna. Risale infatti al luglio di quest’anno l’episodio più grave, quando il 42enne avrebbe appunto aggredito la ex compagna con calci e pugni procurandole un trauma contusivo alla testa con ferite ritenute guaribili in 15 giorni dai medici del Pronto soccorso dove la 51enne era stata poi costretta a recarsi dopo l’aggressione. Folle di gelosia, l’ex compagno-stalker in una occasione si sarebbe poi intufolato nell’appartamento della ex compagna chiedendole in quella occasione di consegnargli subito il telefono cellulare e, al rifiuto della vittima, quindi malmenarla fino a chiuderla in casa impossessandosi delle chiavi che erano state lasciate nella serratura, per impedirle di fuggire: cosa che la donna riusciva poi comunque a fare aprendo e scavalcando la finestra del bagno. Questo episodio, avvenuto sempre nel luglio di quest’anno, è costato al 42enne anche l’accusa di violenza privata.