
Chi ha aggredito mio figlio autistico, deve pagare. Scoveremo il colpevole. Chi sa qualcosa si faccia vivo". Le parole rotte dal pianto sono quelle di Roberta, la mamma di Mattia, il giovane aggredito domenica sera a Santarcangelo. Il ragazzo è molto conosciuto in città e dopo il pestaggio è stato ricoverato all’ospedale Infermi di Rimini, con la parte sinistra del volto fracassata: zigomo rotto, sopracciglio spaccato e diversi punti di sutura. La preoccupazione dei medici è alta: Mattia ieri pomeriggio ha perso del liquido dal naso e questo potrebbe significare che il violento pugno preso abbia leso anche la parte interna del cranio. Il ragazzo però non ha mai perso i sensi. "Mio figlio non dà fastidio a nessuno _ commenta ancora la madre _ E’ bravo e amato da tutti. Non si meritava una cosa del genere". Secondo quanto raccontato da Mattia alla mamma, intorno alle 21.45 si trovava da solo, fuori da un locale in piazza Ganganelli, quando è stato avvicinato da un gruppo di sette persone, che frequentano i bar di Santarcangelo. "Lo hanno accerchiato e insultato _ spiega Roberta _ lui ha risposto agli insulti. Uno di loro lo ha provocato e minacciato. Mattia gli ha urlato contro e quello lo ha colpito con un pugno in faccia violentissimo. Poi sono scappati tutti. Mattia non ha perso i sensi, tutto sanguinante ha raggiunto un locale dove lo hanno medicato, e poi hanno chiamato 118, carabinieri e noi familiari". Scattata subito la denuncia della famiglia contro ignoti. Al momento sono in corso gli accertamenti. Non ci sono testimoni e gli aggressori restano sconosciuti. I militari stanno raccogliendo il materiale video dai sistemi di sorveglianza del centro. Sul caso è intervenuto anche il questore che ieri ha telefonato alla madre. "Possibile che le persone dentro il ristorante vicino non abbiano visto nulla? _ continua Roberta _ Chi sa qualcosa è bene che si faccia avanti. Mattia non merita tutta questa cattiveria". Insieme all’assessore Danilo Rinaldi, ieri mattina, la sindaca Alice Parma ha fatto visita al ragazzo ora ricoverato: "La mia prima preoccupazione era vedere con i miei occhi che stesse bene. Cose come questa non devono succedere, per Mattia come per nessun altro, né a Santarcangelo né altrove. E’ un ragazzo innocuo con la passione del calcio e del Milan. Con quel sogno di essere il portiere del suo amato club". La comunità si è mobilitata con un continuo tam tam sui social e gruppi Whatsapp. Tutti i residenti conoscono Mattia e la rabbia è grande in città. "Colpirlo così significa ferire tutta Santarcangelo, perché Mattia è amico di tutta la città _ dicono _ Speriamo si trovino i colpevoli al più presto".
Rita Celli